Germania, auto nuove: nel 2026 sarà solo ripresina

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Secondo l'associazione di categoria Vda il prossimo anno saranno 2,9 milioni le immatricolazioni. Esportazioni in contrazione a causa delle misure protezionistiche

8 dicembre - 13:09 - MILANO

Il mercato automobilistico tedesco non registrerà una ripresa significativa nel 2026. Lo afferma l'Associazione dell'industria automobilistica tedesca (Vda) secondo cui è previsto un moderato aumento del 2% a 2,90 milioni di nuove immatricolazioni, comunque circa un quinto in meno rispetto al 2019, anno precedente alla crisi. Per quanto riguarda le auto ricaricabili, il Vda prevede quasi un milione (979.000) di nuove immatricolazioni in Germania l'anno prossimo, con un aumento del 17% rispetto al 2025. In dettaglio nel 2026 i veicoli elettrici a batteria (Bev) aumenteranno del 30% raggiungendo le 693.000 unità, mentre gli ibridi plug-in (Phev), dopo un forte aumento nel 2025, dovrebbero diminuire del 5% attestandosi a 286.000. Questa previsione, tuttavia, si basa sull'idea che "il nuovo incentivo previsto dal governo federale venga attuato rapidamente", in caso contrario "l'attuale dinamica fondamentalmente positiva del mercato delle auto elettriche subirà una battuta d'arresto". La produzione nazionale di auto elettriche "continua a svilupparsi positivamente": nel 2026 dovrebbe registrare un incremento complessivo del 5%, sostenuto da un forte aumento dei veicoli a batteria (+11%), mentre la produzione di veicoli ibridi plug-in è in calo (-10%). 

export e dazi

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"L'industria automobilistica tedesca continua a dare il massimo in materia di mobilità elettrica. Ora è importante che anche Bruxelles, dopo la decisione del governo federale tedesco a favore di una maggiore apertura tecnologica, giunga tempestivamente a decisioni chiare in merito" afferma Hildegard Mueller, la presidente del Vda. La dinamica verso l'estero resterà complicata: per il 2026 è previsto un leggero calo dell'1% a 3,2 milioni di veicoli. "Il maggiore protezionismo e il conseguente aumento dei costi non rimarranno senza conseguenze nel 2026. Le aziende se ne accorgeranno chiaramente", sottolinea Mueller.

La Gazzetta dello Sport

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