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Il portiere potrebbe arrivare dalla Juve in uno scambio con Leali. In difesa piace Becao, e a centrocampo...
Giornalista
18 dicembre - 10:22 - MILANO
La rivoluzione invernale è già cominciata. E coinvolge mezza squadra, in tutti i ruoli. Perché il Genoa vuole approfittare del mese di gennaio per sistemare una rosa troppo ampia in determinati reparti e troppo corta per quanto riguarda invece altri. Basti pensare alla panchina rossoblù per esempio contro l’Inter domenica scorsa, anche se si tratta di una costante che perdura da quasi tutta la stagione. Difensori: zero. Poi un terzino, solo un paio di centrocampisti affidabili, e ben 8 trequartisti-attaccanti. Traduzione: squadra costruita malissimo l’estate scorsa. Ma il tempo per sistemare le cose c’è, e i nomi… pure.
porte girevoli
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Prima questione, la porta. Leali alterna grandi parate a grandi svarioni, il bilancio dice che si tratta di un rendimento non all’altezza di una squadra che lotta per salvarsi e non può permettersi di concedere gol evitabili. Ecco perché la dirigenza del Grifone lavora per ottenere la quarta parentesi genoana di Mattia Perin. Il 12º della Juve a Genova ci è cresciuto, ha esordito, è stato spedito in prestito ma poi era tornato diventando uno dei migliori portieri in circolazione. Poi Torino, un altro prestito per rilanciarsi a casa e l’ennesimo ritorno bianconero. Oggi, lo scenario di un ennesimo ritorno non è da escludere: il Genoa forte sta spingendo per strappare il sì del portiere che a dire la verità è sempre stato soddisfatto del suo ruolo di vice alla Juventus, ma la prospettiva del triennale messo sul tavolo dalla dirigenza rossoblù e di un ritorno da protagonista è allettante. E nell’operazione potrebbe rientrare proprio Leali, in uno scambio che porterebbe l’ex Ascoli a fare il vice-Di Gregorio. Comodo per la Juve anche per una questione di liste, essendo Leali cresciuto nel vivaio della Juve. Per il Genoa, le alternative a Perin sono Livakovic - ai margini del Girona: non vuole perdere il treno Mondiale con la Croazia quindi l’obiettivo è giocare - e Mandas della Lazio.
più forza
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Ecco dove il Genoa è chiamato ad intervenire in modo più massiccio. Senza Ostigard, con l’intoccabile capitan Vasquez hanno recentemente giocato Otoa e Marcandalli. Due profili sì giovani e interessanti, ma che difficilmente reggerebbero la pressione di una lotta salvezza lungo una stagione intera. Il preferito da aggiungere al pacchetto difensivo è l’ex Udinese Rodrigo Becao, ambito però anche dalla Fiorentina. E dal… Benfica, un po’ a sorpresa, perché Mourinho - dopo averlo avuto al Fenerbahce - riflette se riportarselo anche a Lisbona. Un’altra soluzione potrebbe essere in prestito Marianucci dal Napoli, più indietro l’ex Verona Coppola che al Brighton gioca poco ma su cui la concorrenza è ampia. E nel mezzo? Tutto dipende dal futuro di Frendrup, ma indipendentemente dal futuro del danese viene monitorato Richardson della Fiorentina. Che non è l’unico nome viola…
punta
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In questa prima parte di stagione, il Genoa ha spesso faticato a trovare la porta avversaria. Colombo e Vitinha hanno giovato della cura De Rossi ma è comunque lecito aspettarsi un innesto. Che potrebbe essere Edin Dzeko: l’attaccante bosniaco gioca poco in una Fiorentina disastrosa, ha in testa playoff e potenzialmente Mondiale, ma senza giocare si farebbe più dura. Se Daniele De Rossi decidesse di affondare con l’amico Edin (che ha dato al figlio il nome di DDR) e Dzeko almeno almeno dimezzasse l’ingaggio da 2 milioni a stagione che percepisce a Firenze, si aprirebbero scenari interessanti. Fronte uscite: Martin, tra i migliori assistman della Serie A negli ultimi due anni, è in scadenza e rischia di diventare un caso pericoloso, Frendrup è ambito, Carboni saluterà (vicinissima la risoluzione del prestito, poi Pisa, Sassuolo o Parma) e Stanciu chissà. Di sicuro, come spesso accade, il mercato del Genoa sarà ricco. Almeno numericamente, sul piano delle operazioni…
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