sosfanta squadra genoa De Rossi: “Norton da big, ha un potenziale davvero mostruoso! Io di Zaniolo ho questo ricordo”
Così Daniele De Rossi a DAZN e in conferenza ha commentato la vittoria del suo Genoa contro l’Udinese. “Sì, insomma, noi cerchiamo di fare così. Quando giochi con i cinque e hai questi giocatori con questa grande potenza sulle...
Alessandro Cosattini
8 dicembre 2025 (modifica il 8 dicembre 2025 | 21:46)
Così Daniele De Rossi a DAZN e in conferenza ha commentato la vittoria del suo Genoa contro l'Udinese. "Sì, insomma, noi cerchiamo di fare così. Quando giochi con i cinque e hai questi giocatori con questa grande potenza sulle fasce, cerchi di sfruttarli per tutta l'ampiezza del campo. Anche quando si va a stringere lì in area è importante che loro siano pronti a chiudere l'azione, ma non è che lo invento io, io lo scopiazzo dai vari Gasperini e tutti quelli che con questo modo di giocare hanno fatto faville negli ultimi anni. Norton è un giocatore per quelle squadre lì, con quelle caratteristiche lì. Potenziale esplosivo, inespresso, mostruoso. Un ragazzo curioso che chiede, domanda, vuole sapere. È veramente una bella sorpresa, è un 2004. Questo potenziale, questa esplosività, questa forza deve imparare, noi dobbiamo aiutarlo a gestirla, a usarla nella maniera più corretta. Ho sentito prima che ci davate Bellanova, Cambiaso, sono giocatori giovani anche loro, ma che giocando in questo tipo di sistema da tanto tempo hanno la consapevolezza e una capacità di sfruttare questa forza bestiale che lui presto raggiungerà."
PRESTAZIONE - "Ti contraddico un po', ti ringrazio per i complimenti, ma secondo me nel primo tempo, subito appena abbiamo fatto gol, abbiamo arretrato troppo il baricentro e abbiamo iniziato a calciare. È un conto che lo fai gli ultimi dieci minuti, i punti pesano, il momento è delicato, questa è una piazza calda, quindi capisco che a volte ti siedi un pochino. Ci arriveremo a giocare, a riconoscere gli spazi anche quando la palla pesa un po' di più. A volte ci siamo abbassati, a volte invece abbiamo palleggiato bene anche nel secondo tempo, ci sono state delle trame interessanti. Poi, dopo una volta che esci dalla pressione, devi riuscire ad accendere gli attaccanti, andare in profondità, andare nello spazio perché è troppo importante, se no rimane un palleggio fine a se stesso. Però insomma ci lavoriamo. È poco che lavoriamo insieme e questi punti sono vitali perché spero il più presto possibile di togliermi da quella zona lì per poter iniziare a ricercare qualcosa di più simile a quello che mi piace a me. Anche se quando vinci queste partite, quando hai una famiglia dietro, perché questo gruppo che ho ereditato è una famiglia di ragazzi e quindi il merito va anche a chi l'ha costruito e chi l'ha allenato fino a poco fa, e quando vedi giocatori che lottano, giocatori che subentrano dare il tutto per tutto, è veramente un piacere. Poi a riconoscere gli spazi e i momenti ci arriveremo."











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