Garlasco, ultimo atto dell'incidente probatorio, Stasi presente in aula

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Al centro dell'udienza la relazione della genetista che ha analizzato il Dna trovato sotto le unghie della vittima

18 dicembre - 11:32 - MILANO

È una giornata importante per il caso del delitto di Garlasco e il tribunale di Pavia è stato preso d'assalto dai media nazionali che ormai da mesi seguono questa vicenda tornata alla ribalta a quasi vent'anni dall'omicidio. Dalle 10 di oggi, giovedì 18 dicembre, si tiene l'udienza finale dell'incidente probatorio. Un passaggio definito tecnico ma considerato decisivo per il nuovo filone di indagini sulla morte di Chiara Poggi, avvenuta nel 2007 e per cui è stato condannato l'allora fidanzato della ragazza, Alberto Stasi, che, a sorpresa, si è presentato in aula questa mattina per assistere all'udienza.

garlasco, Stasi in aula per l'incidente probatorio

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"Voleva esserci perché lo riguarda e il Tribunale della sorveglianza lo ha concesso, chiedendo però di non parlare" ha spiegato l'avvocato Antonio De Rensis accompagnando il suo assistito, condannato in via definitiva a 16 anni e attualmente in stato di semilibertà. In aula la genetista della polizia scientifica, Denise Albani, illustrerà i risultati del suo lavoro sia alla giudice che alle parti in causa. La sua analisi, seppur con le precisazioni del caso sui limiti dei campioni analizzati, ha mostrato una compatibilità tra le tracce trovate sotto le unghie di Chiara Poggi e il Dna Y, ossia la linea paterna, di Andrea Sempio

le posizioni

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Durante l'incidente probatorio avvocati e consulenti potranno chiedere conto dei metodi e delle procedure utilizzati durante l'analisi. Inoltre le varie parti, presenteranno anche le proprie analisi sul reperto e i risultati delle loro consulenze. La procura, dalla riapertura delle indagini dello scorso marzo, ha presentato un esame svolto dal genetista Carlo Previderé che è arrivato alle stesse conclusioni della perita. Anche gli avvocati di Stasi, che fin dal 2016, per primi, avevano attribuito a Sempio quelle tracce, sono sulla stessa linea della consulenza presentata dalla perita. Al contrario, ovviamente, gli avvocati Angela Taccia e Liborio Catalotti, che difendono Sempio, sostengono che la sola indicazione della linea paterna non abbia valore e che i risultati non siano scientificamente validi. Non solo ma la loro ipotesi è che quel Dna, anche se attribuito a Sempio, non sia la traccia del killer presente sulla scena del crimine ma un passaggio di materiale genetico da contatto. I propri consulenti hanno elaborato una lista di circa 20 oggetti che Sempio potrebbe aver toccato quella mattina lasciando tracce di Dna finite poi sul corpo di Chiara Poggi, dal telecomando fino all'asciugamano del bagno. Questo aspetto, però, non sarà trattato oggi visto che l'udienza riguarda solo i risultati della perizia.

la famiglia della vittima

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Infine anche gli avvocati dei familiari della vittima contestano in modo netto i risultati della perizia ritenendoli non validi e sostenendo che la perita Albani avrebbe utilizzato metodi non scientificamente affidabili. "Ben vengano gli approfondimenti: li abbiamo fatti e i risultati sono questi. Io sono convinto della colpevolezza di Stasi e il nostro ordinamento gli dà una strada che è quella della revisione. Così si rovina la vita delle persone innocenti" ha dichiarato l'avvocato della famiglia di Chiara Poggi entrando al tribunale di Pavia prima dell'incidente probatorio.

La Gazzetta dello Sport

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