(di Patrizia Vacalebri)
La mostra "Fotogrammi di Moda
Italiana", a cura di Stefano Dominella, sotto l'egida
dell'ambasciata italiana a Riad, racconterà dall'11 al 30
novembre il binomio cinema-moda ,che rappresenta uno strumento
efficace per far conoscere e promuovere il made in Italy nel
mondo. La sede che ospiterà l'esposizione è quella della
Fondazione L'Art Pur, imponente galleria d'arte, uno degli spazi
più grandi del Medio Oriente, prestigiosa istituzione culturale
privata fondata nel 1999 dalla principessa Adwaa bint Yazid Bin
Abdallah, per promuovere la consapevolezza culturale e
artistica. La fondazione svolge un ruolo fondamentale nel
sostenere gli artisti in Arabia Saudita, attraverso una serie di
iniziative artistiche come mostre, programmi pubblici e scambi
culturali.
La mostra racconta la moda italiana a partire dal dopoguerra.
Negli anni Cinquanta, fu proprio il cinema a mostrare al mondo
che a Roma stava nascendo una nuova tendenza "couture" italiana.
La capitale si trasformò nella "Hollywood sul Tevere" e nella
fabbrica dei sogni all'italiana. Cinema e divismo divennero da
subito veicolo privilegiato e strumento per la moda italiana. Le
star di Hollywood che arrivarono in città iniziarono a vestire
le creazioni delle allora nascenti case di moda italiane,
innescando una rivoluzione di stile in tutto il mondo.
Attraverso 45 abiti realizzati da celebri couturier, stilisti e
atelier come Fernanda Gattinoni, Annamode Costumes, Valentino,
Giorgio Armani, Romeo Gigli, Guillermo Mariotto, Ken Scott, solo
per citarne alcuni, la mostra racconta al visitatore una storia
straordinaria.
Provenienti da importanti archivi storici privati e
dall'archivio storico personale del curatore, sono esposti gli
abiti indossati da attrici iconiche che hanno segnato e dettano
nuovi stili: i drappeggi che cingono Lana Turner inventano un
prototipo new romantic; lo stile impero di Audrey Hepburn, nel
film "Guerra e pace", inaugura una nuova "moda" in tutto il
mondo; l'abito a sirena che avvolge Anita Ekberg ne "La dolce
vita" di Fellini diventa icona di stile e sensualità. Più vicini
a noi i capi indossati da Sabrina Ferilli nel film premio Oscar
"La grande bellezza" di Sorrentino e quello di Monica Bellucci
in "Malena" di Tornatore. Ma anche i capi di Scarlett Johansson
e di Beyoncé. E di icone di diversi periodi storici come
Charlotte Rampling, Gina Lollobrigida, Maria Callas e Sofia
Loren, con il suo abito rosso, nell'indimenticabile scena del
mambo italiano nel film "Pane, amore e..." di Dino Risi.
"La mostra - commenta l'ambasciatore d'Italia a Riad Carlo
Baldocci - iniziativa che celebra l'eccellenza creativa e
manifatturiera del Made in Italy, rappresenta non solo un
tributo al talento e all'innovazione dei nostri stilisti, ma
anche un significativo esempio di diplomazia della crescita
attraverso la quale la cultura e l'economia si incontrano per
rafforzare i legami tra Italia e Arabia Saudita. In un contesto
di un sempre maggiore interesse saudita per la moda italiana e
italiano per quella saudita, questa mostra intende promuovere un
dialogo fertile tra tradizione e modernità, espressione
artistica e sviluppo economico, confermando il ruolo dell'Italia
come punto di riferimento internazionale nel settore della
creatività e dello stile".
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