Fontolan: "Vittorie, scherzi, litigi. Ero schifato, ora lavoro coi ragazzini"

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Fontolan

intervista

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Da Matthaeus a Baggio e Signori, ha giocato con tanti big: "Poi ho capito che era un mondo falso e sporco, e ho smesso. Faccio il dt della Lainatese, mi confronto con 400 genitori..."

Andrea Elefante

Giornalista

9 maggio - 11:12 - MILANO

Davide Fontolan se ne andò dal calcio senza sbattere la porta, ma sbattendogli in faccia parole come pietre: "Smetto perché questo mondo è falso, sporco, ipocrita". Era l’8 marzo 2001: "Sbagliavo? Non mi pare: è sempre stato così, ma non tanti hanno il coraggio di dirlo". Non finì la stagione con il Cagliari: "In una partita decisiva per i playoff mi vidi passare davanti un ragazzino, fra i fischi del pubblico, e dissi basta. Il giorno dopo mi telefona Spinelli: “Vieni a Livorno a giocare con Protti”. Ho buttato la sim per non farmi rintracciare".

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