Istituire un Fondo di sostegno
per i familiari delle vittime di calamità naturali, con
dotazione finanziaria annua a partire dal 2026: è quanto prevede
un emendamento (112.20) alla legge di bilancio presentato dai
senatori Pd Michele Fina e Walter Verini, un fondo da collocare
nello stato di previsione del ministero dell'Economia e delle
Finanze. Servirebbe a riconoscere un contributo ai familiari di
persone morte a seguito di eventi sismici avvenuti in Italia dal
6 aprile 2009 fino all'entrata in vigore della legge, includendo
quindi L'Aquila, Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e altri
territori come l'Emilia Romagna nel 2012 o Casamicciola Terme di
Ischia nel 2017.
L'emendamento, che potrebbe trovare spazio nella Finanziaria
in discussione, prevede che con decreto del ministro
dell'Economia, di concerto con il ministro per la Protezione
civile, si definiscano entro 90 giorni criteri e modalità di
accesso al Fondo, procedure di erogazione, beneficiari,
contributi con riduzioni in base all'Isee, modalità di
presentazione domande. Per garantire la copertura finanziaria la
norma rimodula lo stanziamento previsto dall'articolo 132 della
legge di bilancio, riducendo la dotazione complessiva da 100 a
95 milioni annui dal 2026.
"Ancora una volta - dichiara in una nota l'avvocato Maria
Grazia Piccinini, madre di Ilaria Rambaldi, giovane vittima del
sisma dell'Aquila - si tenta di assicurare un sostegno equo e
uniforme a tutte le famiglie colpite dai terremoti. Da anni ci
si prova senza riuscire a ottenere ciò che, ad esempio, alle
famiglie delle vittime di Rigopiano è stato riconosciuto
rapidamente e senza problemi. Non sono bastati battaglie,
appelli e nemmeno lo sciopero della fame di un padre che ha
perso il figlio ad Amatrice: veniva rassicurato, invitato a
interrompere la protesta e poi, alla fine, tutto è rimasto
fermo".
"Ringrazio il senatore Fina - conclude Piccinini - per aver
riproposto il contenuto del disegno di legge come emendamento
alla manovra. Ma ora chiedo a tutti, dal senatore Sigismondi al
senatore Liris, dal senatore Pagano a chiunque possa sostenere
questa battaglia, di impegnarsi davvero. Mi auguro che lo Stato
smetta di trattarci come figli di serie B e che, per una volta,
i politici che il 6 aprile non mancano mai alle commemorazioni,
trovino la stessa determinazione nel far approvare questa
misura. È tempo di mettere fine a un'ingiustizia che dura da
troppo".
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1 giorno fa
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