All’Estádio José Alvalade, le Legends del Portogallo hanno battuto 4-1 la selezione del resto del Mondo che annoverava tra le proprie fila anche Materazzi, Hamsik, Zanetti e Roberto Carlos
Nancy Gonzalez
16 settembre 2025 (modifica alle 18:53) - MILANO
Non era una finale di Champions né un derby, eppure a Lisbona si respirava un’aria speciale. Allo Stadio José Alvalade, casa dello Sporting, è andata in scena la Legends Charity Game, un evento benefico che ha riunito alcune delle stelle più amate del calcio mondiale.
quanti campioni
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Sul prato hanno sfilato campioni di ogni epoca: dai grandi idoli portoghesi come Pauleta, Figo e Postiga, fino a nomi scolpiti nella memoria collettiva come Del Piero, Materazzi, Zanetti, Hamsik, Owen, Kaká e Roberto Carlos. Non è mancata nemmeno la sorpresa della serata: per qualche minuto il campione del mondo di boxe Oleksandr Usyk ha calcato il campo, accolto dagli applausi del pubblico presente.
la partita
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Il risultato finale, un 4-1 per il Portogallo Legends, resta un dettaglio. A far notizia è stata soprattutto la firma che ha deciso la serata: Luis Figo, idolo di casa e Pallone d’Oro, ha acceso il José Alvalade con una giocata da album dei ricordi – dribbling stretto e sinistro preciso – che ha riportato alla mente i suoi tempi migliori. Attorno al suo colpo di classe sono arrivati i gol di Pauleta, Postiga e Pepe, l’illusione accesa da Owen su assist di Del Piero e persino un rigore parato da Vítor Baía.
kakà e il futuro
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Tra i protagonisti, Kaká ha parlato dell’emozione di ritrovare il campo e dei tanti volti amici rivisti per l’occasione: “Amo il calcio e ogni volta che posso tornare a giocare è speciale, soprattutto quando c’è un fine benefico. È stato bellissimo rivedere compagni e avversari di un tempo e sentire il calore dei tifosi, in particolare dei più giovani che non ci hanno mai visto da professionisti ma erano lì a sostenerci”. Sul futuro, l’ex Pallone d’Oro non ha escluso un ritorno in panchina: “Un giorno mi piacerebbe gestire un club, sarebbe una sfida incredibile”.
scopo benefico
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Oltre allo spettacolo in campo, la serata ha centrato il suo obiettivo più importante: raccogliere fondi per quattro progetti umanitari di primo piano, dalla Croce Rossa portoghese a Cáritas, fino a International Alert e alla Croce Rossa ucraina. L’evento, organizzato da Sportal Global, rappresenta solo il primo passo di una serie di appuntamenti che accompagneranno il calcio internazionale fino al 2030, anno in cui Portogallo, Spagna e Marocco ospiteranno il Mondiale.