Il mezzosoprano Anita Rachvelishvili sarà la protagonista del gala in omaggio al centocinquantenario dell'opera di Bizet
16 settembre 2025 | 16.51
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Sontuosa, passionale e suggestiva conclusione per l'edizione 2025 del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, che il 20 settembre alle 21 al Teatro romano di Catania celebra il doppio centocinquantenario della morte di Georges Bizet e della prima rappresentazione della sua opera più famosa, Carmen, di cui verrà proposta un'ampia selezione, arricchita da danze e da un cast vocale internazionale. Il gran gala vedrà esibirsi per la prima volta in Sicilia un’autentica star del panorama operistico mondiale, il mezzosoprano georgiano Anita Rachvelishvili, in atto la più grande interprete della sensuale sigaraia.
La genesi della partitura affonda le radici in una gestazione artistica tanto tormentata quanto affascinante. Composta da Bizet tra il 1873 e il 1875, Carmen nasce dall’adattamento di una novella di Prosper Mérimée, ma si trasforma ben presto in qualcosa di più di una semplice trasposizione: un grido di libertà in musica, un inno alla femminilità ribelle e indomita. Alla sua prima parigina all’Opéra-Comique, l’opera fu accolta con freddezza, ritenuta scandalosa per l’epoca per la sensualità e il tragico realismo. Bizet morì pochi mesi dopo, ignaro che proprio quella sua “Carmen”, inizialmente fraintesa, sarebbe divenuta uno dei capolavori più celebrati della storia del melodramma.
Il Festival, promosso dal Coro Lirico Siciliano presieduto da Alberto Munafò Siragusa e diretto artisticamente da Francesco Costa, ha fatto registrare quest’anno un afflusso senza precedenti nella storia culturale e musicale dei siti archeologici siciliani. Ripetuti e continui sold out ed entusiastiche ovazioni hanno, infatti, scandito il fittissimo calendario della kermesse che, tra classica e contaminazioni, lirica e sinfonica, ha inondato di note e stupore siti di attica bellezza per una vera riscoperta e valorizzazione di un territorio e di una identità che è storia viva e presente. Notevole risulta infatti l’impatto del Festival che si conferma non solo di altissimo profilo artistico, ma al tempo stesso motore di valorizzazione culturale e turistica. Gran parte degli eventi hanno, infatti, registrato con largo anticipo il tutto esaurito, a conferma dell'ampia risposta di residenti e turisti.
L’affluenza ha inoltre generato un importante indotto economico per il territorio, con un ritorno positivo su strutture ricettive, ristorazione e servizi turistici. Tutto questo si traduce in un significato culturale. Sul piano filologico, la inedita edizione critica di Aida ha rappresentato un evento unico a livello mondiale, con un repêchage di grande importanza. Sul piano dell’accessibilità e dell’inclusione, la traduzione simultanea in Lingua dei Segni Italiana (Lis), grazie alla collaborazione con l’Associazione 'Sicilia, Turismo per Tutti', ha aperto le porte dell’opera anche a spettatori con disabilità uditiva, confermando la vocazione sociale del festival. Da evidenziare la ricerca di una precipua identità scenica, in cui si fondono danza, musica, coreografia e architettura, offrendo spettacoli emozionanti, immersivi e innovativi.
Il gran gala conclusivo si trasformerà in un autentico evento da imprimere nella storia musicale del Sud Italia quale autentico inno alla passione, al sentimento e al mito. Il concerto vedrà protagonisti nella millenaria cavea etnea anche il Coro Lirico Siciliano, l'Orchestra in residence del Festival diretta da Constantin Rouits, il tenore Eduardo Sandoval, il baritono Liu Haoran, il soprano Leonora Ilieva, il mezzosoprano Antonella Arena, i tenori Alberto Munafò Siragusa e Davide Benigno, il basso Emanuele Collufio e i "bailadores" madrileni Javier Moreno Martínez e Isabel Ponce Rodriguez.
Voce mezzosopranile calda, avvolgente e pastosa, acclamata dalla critica a livello mondiale, Anita Rachvelishvili si è esibita nei teatri d'opera più blasonati con un ampio repertorio e consacrandosi come una delle migliori interpreti dell'opéra-comique di Bizet, sia in virtù della sua straordinaria vocalità che per la sua interpretazione. L’artista ha debuttato Carmen a Toronto, per poi portarlo nei teatri più prestigiosi, tra cui la Scala di Milano, l'Arena di Verona e il Metropolitan Opera di New York. Anche quest’anno il Festival Lirico dei Teatri di Pietra si conferma quale stagione di trionfi e kermesse di prestigio internazionale, ascesa tra le stagioni di riferimento nell’Isola e nel Mediterraneo. E promette, ancora una volta, di regalare emozioni uniche in luoghi suggestivi dove, attraverso il sapiente lavoro degli artisti, la leggenda corre verso l'eternità.