Ferrari elettrica, il sound: come suona il primo modello a batteria del Cavallino

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In occasione del Capital Markets Day del 9 ottobre 2025 la casa di Maranello ha svelato alcuni dettagli della prima vettura elettrica attesa sul mercato nel corso del prossimo anno. Sarà dotata di una batteria da 122 kWh e di quattro motori elettrici, per una potenza superiore ai 1.000 Cv. "Il suono? Non sarà artificiale..."

dal nostro inviato Luca Piana

12 ottobre - 11:09 - MARANELLO

Probabilmente non è stato il primo punto messo all'ordine del giorno nella riunione in cui è arrivato il via libera al progetto, ma sicuramente negli ultimi quattro anni, nel quartier generale di Maranello, non sono mancate le discussioni sul suono della Ferrari elettrica. D'altronde, con il lancio, previsto nella primavera del 2026, del suo primo modello a batteria (da 122 kWh, per un'autonomia massima dichiarata di 530 chilometri nel ciclo combinato Wltp, ndr) di una storia iniziata oltre mezzo secolo fa, la casa emiliana compie un passo significativo anche verso il suo futuro, se è vero che entro il prossimo quadriennio l'offerta di prodotti sarà composta per il 40% da motorizzazioni Ice (endotermico), per il 40% da proposte ibride e per il 20% da full electric. "La Ferrari elettrica non vuole essere alternativa ma aggiuntiva nella nostra gamma - ha dichiarato l'amministratore delegato Benedetto Vigna in occasione del Capital Markets Day del 9 ottobre 2025 - È la miglior decisione che potevamo prendere. È la dimostrazione che possiamo gestire più tecnologie e realizzare prodotti unici. Ci aiuterà ad allargare la nostra base clienti". 

accelerometro e il feedback con il pilota

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Dai 725 Cv (garantiti esclusivamente dal motore V12) della Purosangue ai 1.050 della più recente 849 Testarossa e ai 1.200 Cv della F80, anch'essa ibrida plug-in, fino agli oltre 1.000 Cv (in modalità Boost) dichiarati della Ferrari elettrica. Al netto delle similitudini da un punto di vista prestazionale (lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in 2,5 secondi), quest'ultima avrà un suono differente, più puro, proprio per la scelta di non replicare artificialmente il timbro di un propulsore a combustione interna. Sin dal principio a Maranello si è parlato di autenticità e di valorizzazione delle peculiarità garantite dal powertrain utilizzato, senza ricorrere agli artifizi di un generatore digitale. In particolare è l'accelerometro installato sull'assale posteriore, in un punto molto rigido della fusione dell'inverter, a catturare le frequenze generate dal powertrain stesso. Il raffronto possibile, in questo caso, è quello con una chitarra elettrica, visto che il suono prodotto e captato direttamente dall'assale viaggia attraverso il metallo sotto forma di vibrazione solida. Sarà un sound puro, ma variegato, a seconda della tipologia di guida e di tracciato. Durante la marcia ordinaria, infatti, la vettura andrà a privilegiare il silenzio volto all'aumento del comfort acustico, soprattutto all'interno dell'abitacolo, mentre in fase di accelerazione (e anche nel passaggio su un cordolo) il sound, anch'esso sviluppato direttamente in house, crescerà progressivamente, trasformandosi in uno strumento di dialogo e di connessione diretta con l'auto. 

l'e-building e la seconda bev

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"Non diciamo quando ci sarà un secondo modello elettrico, ma ci sarà. È una novità, un'opportunità, continueremo nello sviluppo". Parola di Benedetto Vigna, amministratore delegato di Ferrari, nel corso del Capital Markets Day di giovedì 9 ottobre 2025. Una prospettiva in qualche modo anticipata già dall'annuncio delle future novità di gamma da qui al 2030, con la quota di mercato delle vetture Bev che si attesterà al 20%, e dalle parole al miele spese nei confronti dell'E-Bulding, e del personale che ci lavora all'interno (seguendo il mantra delle tre E, evolution, energy ed environment), inaugurato nel giugno del 2024 alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Una struttura innovativa che rappresenta il cuore pulsante di un progetto Made in Maranello, come avrebbe voluto il fondatore Enzo Ferrari, da sempre fermo sostenitore della produzione interna di tutti i componenti. Una questione di longevità, visto che il Cavallino intende fornire un supporto diretto per fornire assistenza ("Perché una Ferrari è per sempre" affermano orgogliosamente nel quartier generale della Rossa, a pochi metri dagli spazi riservati dalla scuderia di Formula 1), ma anche di prestigio. È questa l'ultima sfida, tra le più ardue di tutta la sua storia, che accompagna una vera e propria eccellenza riconosciuta e apprezzata a livello globale.

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