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Per lui i viola hanno fatto un investimento importante, ora tocca a Nicolò confermarsi al livello delle aspettative della piazza: la sfida di San Siro può rappresentare la scintilla per ritrovare il proprio talento e prendere per mano una Fiorentina in crisi
Un allenatore come punto di riferimento e un avversario come idolo. Il protagonista dell’intreccio dei sentimenti è Nicolò Fagioli, il tecnico è Massimiliano Allegri e l’esempio da sempre è Luka Modric. Dietro Milan-Fiorentina si nasconde la storia di un talento naturale, ora da ritrovare. La Fiorentina gli ha consegnato le chiavi tecniche del centrocampo, ma la porta del salto di qualità ancora non si è aperta. Per lui i viola hanno speso 16 milioni (2,5 di prestito oneroso + 13,5 di riscatto) nella convinzione che possa prendersi il reparto, diventare l’uomo in grado di fare la differenza e portare la squadra a un livello superiore. La fiducia del club è immutata ma serve una svolta. È arrivato in riva all’Arno lo scorso gennaio quando l’allenatore era Raffaele Palladino e ora tocca a Stefano Pioli cucirgli addosso l’abito giusto per riportarlo al livello delle aspettative. La scintilla può arrivare a San Siro contro il Milan di Allegri e Modric?