Fabregas-Como, incontro a Londra per salutarsi: l'Inter aspetta il sì

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Oggi previsto anche un confronto tra l'Inter e il club lariano, di cui Cesc è anche socio. Se non dovesse arrivare l'ok, rotta sugli ex Chivu e Vieira

Filippo Conticello

Giornalista

4 giugno - 08:23 - MILANO

La riunione fiume di ieri in viale della Liberazione sarà ricordata come una delle più intense degli ultimi anni nerazzurri, tutti peraltro piuttosto vivaci: prima sono servite tre ore snervanti per stringere la mano all’ormai ex allenatore in partenza per il deserto, poi le energie si sono concentrate sul nome del suo successore, anche perché il post-Inzaghi poteva (e può ancora) diventare una terra piuttosto misteriosa. Di certo, da quando ha fiutato l’aria e colto la crescente tentazione araba nel cuore di Simone, il club si è cautelato sfogliando la margherita dei possibili sostituti. Da giorni, le idee sono piuttosto chiare e c’è un nome in cima alla lista della spesa. A maggior ragione dopo ieri, sta lassù in alto, davanti agli altri: Cesc Fabregas resiste nella fuga sull’Autostrada dei Laghi, da Como a Milano. Ha seminato Roberto De Zerbi, ormai fuori dai radar, ed è inseguito a fatica da una coppia di ex, Christian Chivu e Patrick Vieira. Il catalano è il preferito di tutta l’area sport del club, e ciò che conta è che il gradimento sia reciproco: non poco in una trattativa tanto delicata visti gli attori in commedia. Con la dovuta prudenza del caso, Fabregas è attratto dal salto di carriera, ovviamente dentro un preciso progetto tecnico di rilancio nerazzurro dopo le macerie di Monaco. L’ultima conferma del pensiero di Cesc sull’Inter è arrivata ieri in un contatto a distanza tra lo stato maggiore del club, dal presidente Beppe Marotta al ds Piero Ausilio, e lo stesso tecnico del Como in trasferta a Londra. Lì Fabregas ha ancora casa dai tempi ruggenti dell’Arsenal e in città per un convegno ieri si trovava pure l’onnipotente proprietario del suo club, Mirwan Suwarso. Prima di poter andare oltre e dire un definitivo sì alla nuova avventura, il catalano deve anche risolvere le faccende in casa sua, lì dove non è solo allenatore ma pure socio di un progetto più ampio: a Como si crescerà ancora, parecchio, e le sue richieste future sarebbero esaudite per intero. 

Nuovo confronto

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A partire da oggi in via ufficiale, l’Inter approfondirà la questione dell’uscita di Cesc con un club considerato “amico” come il Como: i buoni rapporti tra dirigenze e proprietà arrivano da lontano, ma anche la volontà del catalano avrà un peso nell’eventuale procedura di uscita. È anche vero, però, che Suwarso ha già chiuso nelle scorse settimane le porte in faccia a Leverkusen, Lipsia e Roma e quindi un margine di rischio esiste sempre: c’è fiducia che stavolta sarà diverso, ma nello stesso tempo esiste la possibilità che il banco salti. Per questo, i nerazzurri custodiscono in un fagotto un paio di altri nomi: sono al caldo, più facilmente raggiungibili, riscuotono apprezzamento ma non solleticherebbero la piazza allo stesso livello. Sono Chivu, ex tripletista cresciuto come tecnico nella Primavera nerazzurra e fresco di salvezza tutt’altro che scontata in sole 9 partite a Parma, e Patrick Vieira, un altro grande ex con maggiore esperienza in questo faticoso lavoro. 

alternative

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Chivu incontrerà l’ad del club gialloblu Federico Cherubini soltanto la prossima settimana, come d’accordo si discuterà del futuro e di un rinnovo che ancora non c’è: in ogni caso, il romeno non ha richiesto nessun incontro di urgenza, segno che le sirene milanesi sono ancora in sottofondo. Sembrano, invece, più avanti le operazioni di rinnovo che coinvolgono Vieira al Genoa. Un’irruzione interista cambierebbe di certo lo scenario sia a Parma che a Genova, ma per adesso ci si concentra principalmente sul Lago di Como, con la fiducia di convincere entro domani, massimo venerdì, sia Fabregas che Suwarso. Se è vero che i club dovranno mettersi d’accordo dal punto di vista economico - non è da escludere una compensazione sotto forma di prestito di un giocatore -, dall’altro Fabregas vuole comunque approfondire in ogni dettaglio il progetto tecnico da abbellire dal mercato in arrivo: Fabregas è ambizioso per natura, non vuole passi indietro ma solo salti in avanti, per questo vorrebbe modellare la rosa a sua immagine e somiglianza. Avere lo stesso margine di manovra che aveva a Como pure all’Inter è improbabile, ma i nerazzurri sono pronti ad accontentarlo all’interno dei paletti già piantati da Oaktree. Su questo terreno, servono ancora approfondimenti, ma la convergenza sembra possibile: Cesc apprezza e parecchio gran parte della rosa che gli lascerebbe Inzaghi, altrimenti mai penserebbe di chiedere al suo club di essere “liberato”. Tradotto: innesti mirati sì, non rosa da ribaltare

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