L'allora funzionario della squadra mobile in audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta: "Non ho prove certe ma i suoi rapporti Oltretevere erano abbastanza stretti"
I volantini per la scomparsa di Emanuela Orlandi - Afp
06 novembre 2025 | 13.47
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"Io non ho prove per affermarlo, non posso sostenerlo perché non ho prove certe ma posso dire che, molto probabilmente, lui ha a che fare con questo sequestro". Così Nicolò Marcello D'Angelo, già vice capo della polizia e all'epoca dei fatti funzionario della squadra mobile di Roma, ascoltato in audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, ha risposto alla domanda di una commissaria che gli ha chiesto se, secondo lui, Enrico De Pedis sia stato coinvolto nel sequestro di Emanuela Orlandi.
"I rapporti Oltretevere erano abbastanza stretti e non escludo che possa essere stato interessato", ha continuato D'Angelo facendo riferimento ai collegamenti in Vaticano con "Marcinkus in particolare".
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