È l'Ada Lovelace Day, celebra le donne impegnate nella scienza

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Celebra le donne impegnate nella scienza l'Ada Lovelace Day, la giornata internazionale che dal 2010, anno seguente alla sua istituzione, si festeggia il secondo martedì di ottobre con decine di eventi in tutto il mondo, da maratone al computer a quiz nei pub. Lanciato dalla giornalista e blogger inglese Suw Charman-Anderson, l'Ada Lovelace Day prende il nome da colei che è considerata la prima programmatrice di computer del mondo e, ancora più importante, la prima a intuire il concetto di Intelligenza Artificiale.

L'obiettivo della giornata è aumentare la visibilità delle ricercatrici nelle discipline Stem, che includono quelle scientifiche, matematiche, ingegneristiche e tecnologiche, offrendo alle giovani studentesse di oggi nuovi modelli di riferimento e incoraggiandole a intraprendere una carriera in questi settori.

Gli eventi organizzati quest'anno spaziano dall'happy hour in programma a Auckland, in Nuova Zelanda, dove si parlerà di scienza alimentare, tecnologia e rivoluzionarie scoperte ingegneristiche, al dibattito che si terrà nel palazzo di Westminster a Londra, sede del Parlamento, dalla serie di brevi conferenze nell'Università Autonoma di Zacatecas in Messico fino al vero e proprio festival Stem organizzato dall'Anglia Ruskin University Peterborough, in Inghilterra.

Ada Lovelace, nata a Londra nel 1815, si interessò fin da bambina alle discipline scientifiche incoraggiata soprattutto dalla madre, la matematica Anne Isabella Milbanke. Decisivo per lei fu l'incontro, avvenuto quando aveva solo 18 anni, con il matematico britannico Charles Babbage, che aveva sviluppato il prototipo di un computer meccanico. Quella macchina non venne mai realizzata, ma la collaborazione con Babbage andò avanti per molti anni, permettendo a Lovelace di ideare diversi codici per farla funzionare: tra questi, un algoritmo considerato il primo espressamente pensato per essere elaborato da una macchina. Purtroppo, la maggior parte dei contemporanei non accettò le idee di Ada Lovelace, che un secolo dopo ispirarono il lavoro di Alan Turing, uno dei padri dell'informatica.

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