Draper su Sinner: "Arrugginito? Macché, è migliorato in tutto. E non merita l'odio che riceve"

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Il britannico ha ribadito tutta la vicinanza al numero 1: "Sono certo sia estraneo al caso Clostebol, ma la vita va così. L'allenamento insieme? Cercavo un partner e lui era a Montecarlo"

Lorenzo Topello

22 aprile - 18:49 - MILANO

Amici sempre. Quando Jannik Sinner ha avuto modo di tornare ad allenarsi dopo lo stop per il caso Clostebol, non ha avuto dubbi sullo sparring partner con cui condividere dritto e rovescio. Rieccolo con Jack Draper: coetaneo, amico fraterno, compagno di doppio da quando il ranking non era certamente composto da una sola cifra. I due si stimano da sempre, lo ha ribadito il britannico in una lunga intervista concessa alla Bbc e al Guardian in vista del Masters 1000 di Madrid: "Quando la gente mi chiede un parere su di lui dico la verità in ogni circostanza. Penso che sia una persona davvero gentile e sincera, e soprattutto un giocatore incredibile". Jack e Jannik giocano sempre dalla stessa parte della rete. 

ESTRANEO AL CLOSTEBOL

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Draper, testa di serie numero 5 nel 1000 in terra spagnola, entra brevemente nel discorso Clostebol: "Sono sicuro che sia estraneo a tutta la vicenda, ma è così che va la vita: a volte capitano degli errori. Come mi sento per lui? Penso sia importante che le persone sappiano quanto lui sia di buon cuore, un uomo splendido. Non merita assolutamente tutto l'odio che sta ricevendo" ha ribadito il britannico, campione quest'anno a Indian Wells. Che con Jannik ha condiviso volentieri le sedute di allenamento degli ultimi giorni: "Stavo cercando qualcuno con cui allenarmi in settimana. Sapevo che Sinner era disponibile e che si trovava a Montecarlo, così col suo team ci siamo organizzati per giocare tre o quattro giorni. Non abbiamo parlato molto, a dire il vero; lui in campo è sempre molto professionale. Del resto se è il numero 1 al mondo ci sarà un motivo". 

MIGLIORAMENTI

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Rieccoli insieme, allora: "Jannik è costante e gioca alla grande. Ha avuto un po' di tempo libero, certo, ma il suo livello è ancora incredibile. Potrà essersi arrugginito in qualche momento di gioco, ma non fa che migliorare di giorno in giorno. Più punti giocavamo, più mi accorgevo di quanto stesse migliorando". Il lavoro non finisce mai, ama ripetere Sinner: c'è da pensare che sia ancora così. Il ritorno è ovviamente fissato per gli Internazionali di Roma, lo sa anche l'amico Draper: "Non vedo l'ora di rivederlo nel circuito perché penso che la sua assenza si sia fatta parecchio sentire. È stato bello stare qualche giorno con lui". E il conto alla rovescia prosegue.

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