Gli azzurri vincono a Udine in una partita cominciata con gli scontri in città. A meno di regali della Norvegia, a marzo giocheremo gli spareggi per andare al Mondiale
A meno di un impensabile miracolo dell'Estonia sul campo della Norvegia a novembre (pareggio o vittoria della formazione di Henn) e di altri sei punti degli azzurri contro Moldova e Norvegia, ci giocheremo la qualificazione al Mondiale nei playoff del prossimo marzo. La vittoria contro Israele a Udine ce la regala la doppietta di Mateo Retegui: è il numero 9 a consegnarci il secondo posto nel girone, con tanto di accesso agli spareggi. Un traguardo che Gattuso centra grazie a quattro successi di fila (sedici i gol segnati) da quando siede sulla panchina azzurra: impossibile iniziare meglio per il ct. Al di là del valore degli israeliani, tenere la testa solo sulla partita era complicato. Il pacifico corteo pomeridiano in centro città, quando le squadre stanno per entrare in campo, si trasforma in lunghi scontri tra facinorosi e forze dell'ordine. Un clima da guerriglia urbana che, pur distante dallo stadio, un po' condiziona l'avvicinamento alla sfida. Idem l'atmosfera tutt'altro che calda in uno stadio con appena diecimila spettatori. Ringraziamo dunque Retegui, voluto fortemente in Nazionale da Roberto Mancini e salito a quota 11 gol con la maglia azzurra. Prima il rigore dell'1-0, conquistato e trasformato, poi il raddoppio con un gran destro all'incrocio dei pali dopo aver recuperato palla. In vetrina insieme al centravanti ex Atalanta, però, è giusto mettere Donnarumma e le sue due parate miracolose. Il capitano, autore a Tallinn dell'errore che era costato il gol del 3-1, stavolta risponde da campione e ci salva. Le ultime due gare del girone contro Moldova e Norvegia le vivremo con uno stato d'animo più tranquillo.
italia-israele, che brividi
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Rispetto al match di sabato a Tallinn, Gattuso cambia modulo (dal 4-2-4 al 3-5-2) e tre uomini (dentro Mancini, Locatelli e Cambiaso per lo squalificato Bastoni, l'infortunato Kean e Orsolini). In avanti, accanto a Retegui, spazio per Raspadori e non a Pio Esposito. L'Italia stavolta non va tutta all'attacco e la sua pressione è meno efficace perché Israele è di un'altra pasta rispetto all'Estonia: Ben Shimon schiera un 4-3-1-2 nel quale Gloukh ha grande libertà di movimento, mentre Solomon e Baribo pungono a turno. Non è un monologo azzurro come contro gli estoni e anzi fatichiamo a tenere il pallone, a farlo circolare, a concludere in maniera pericolosa. Nella prima frazione sono gli israeliani ad avere a disposizione le occasioni più importanti: hanno qualità, palleggiano bene e invitano gli avversari al pressing avversario per farli allungare e poi colpirli in ripartenza. Un tiro di poco a lato di Gloukh, su assist di Khalaili, fa tremare Gattuso poi deve ringraziare Donnarumma per un grande intervento su Solomon al termine di un'azione sviluppata da Gloukh e Baribo. E l'Italia? Si vede con un tiro di Cambiaso sul fondo dopo una discreta manovra corale in velocità e con una conclusione centrale, da fuori di Tonali. Il primo tempo sembra destinato a chiudersi sullo 0-0 e invece Baltaxa, fino a quel momento bravo a murare in un paio di occasioni Retegui, colpisce ingenuamente in area l'italo-argentino che lo anticipa: fallo netto e rigore per gli azzurri. Mateo, che aveva sbagliato dagli undici metri a Tallinn, prende la sfera senza indecisioni, la bacia, la mette sul dischetto e firma l'1-0 con il quale la Nazionale rientra negli spogliatoi.
retegui e mancini
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La ripresa inizia con Pio Esposito al posto di Raspadori, non brillante come seconda punta e incapace di farsi trovare tra le linee. Gattuso torna ai due attaccanti "di peso" e l'interista lavora bene qualche pallone facendo salire la squadra. Una volée di Barella termina di poco fuori bersaglio, ma è Israele ad andare più vicino al gol con una botta di Gloukh, liberato da un assist di Baribo e da un precedente errore di Di Lorenzo. Donnarumma fa capire perché è stato il miglior portiere della scorsa Champions e il suo intervento vale un gol segnato. E' l'ultimo brivido per gli azzurri che trovano il raddoppio con Retegui, bravo a rubar palla a Toriel, appena entrato, e a infilare la sfera all'incrocio dei pali con una splendida conclusione a giro dal limite. I tre punti sono al sicuro e Pio Esposito si vede negare da Glazer il 3-0. Peccato perché dopo il gol di Tallinn il nerazzurro avrebbe meritato un'altra gioia personale per come era entrato. Avrà tempo per riscattarsi. In compenso segna Mancini, di testa su gran cross di Dimarco, e debuttano in azzurro Cambiaghi e Piccoli. Ora testa ai playoff.