Diritti e parità nello sport, 400 donne all'Autodromo di Monza: il convegno

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Tre giorni di lavori per il Consiglio Nazionale di Soroptimist, organizzazione mondiale che si occupa di della condizione femminile. La presidente Macchi: "Lo sport al femminile prende spazio, ma ancora non abbastanza"

16 settembre - 18:09 - MILANO

Nell'iconica cornice dell'Autodromo, tempio della velocità mondiale, da venerdì a domenica Monza diventa per tre giorni capitale dello sport femminile. Sul tavolo i temi dei diritti e della parità di genere: a discutere ricerche, dati, analisi, azioni concrete e investimenti saranno oltre 400 donne, professioniste delegate italiane per il Consiglio Nazionale di Soroptimist,  organizzazione mondiale su base volontaria di donne impegnate in attività professionali e manageriali, che promuove l’avanzamento della condizione femminile, la piena realizzazione delle pari opportunità e i diritti umani.

i lavori

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"Donne & Sport. In pista per i diritti e la parità" è il convegno aperto al pubblico che apre i lavori venerdì alle 10.30. Dopo un pomeriggio di lavori con tavoli tematici, alle 18 l’inaugurazione dei lavori del Consiglio delle delegate che si concluderà il 21 settembre: i temi di apertura saranno i diritti umani, la sicurezza e la pace, con contributi di Sandra Sarti, esperta di diritti umani (già prefetto), e in collegamento Rosa Vinciguerra, tenente colonnello, capo sezione politiche di genere dello Stato Maggiore della Difesa. Con la Presidente nazionale Adriana Macchi, che farà la sintesi di un lavoro di due anni sul tema dello sport e donne, sarà presente la Presidente Mondiale Siew Young Gnanalingam. A fare gli onori di casa la Presidente del Club di Monza Zizeth Maroun e l’amministrazione comunale di Monza, saranno presenti le autorità. 

macchi

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"La nostra presenza in un luogo come l’Autodromo di Monza ci è sembrata una bella occasione per aprire la giornata con un convegno dedicato, per sottolineare ancora una volta l’importanza dello sport femminile ponendo al centro il tema della parità in ambito sportivo sottolineando la necessità di un riequilibrio, contrastando discriminazioni e stereotipi e ponendo particolare attenzione al tema dell’inclusione", dice Adriana Macchi: "C’è anche la questione della rappresentanza delle donne nel mondo dello sport. Nei luoghi di potere i ruoli apicali sono ricoperti nella maggior parte delle volte dagli uomini, in questo modo manca un equilibrio di gestione del potere e decisionale tra i generi”. E ancora: “Lo dicono i numeri: su 50 federazioni sportive italiane solo due sono guidate da donne. Lo sport al femminile prende spazio, ma ancora non abbastanza. Il nostro lavoro è iniziato due anni fa e ora facciamo una analisi puntuale della situazione. Al convegno abbiamo invitato professioniste per affrontare il tema a tutto tondo".

soroptimist

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Diffuso in 120 Paesi con circa 3000 club, per un totale di 66.000 socie, Soroptimist, associazione riconosciuta senza fini di lucro, in Italia conta oltre 5000 socie raggruppate in 162 club diffusi sul territorio, impegnate in progetti per migliorare l'accesso delle donne all’istruzione, per chiedere opportunità di emancipazione economica, per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla violenza contro le donne, con lo scopo di sensibilizzare la società civile su queste tematiche e fare pressione presso le istituzioni e i governi indirizzando le politiche pubbliche sociali, economiche e legislative a favore delle donne.

La Gazzetta dello Sport

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