Dietro il like di Thuram a Calha: spuntano anche Arnautovic... e la moglie di Inzaghi

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Non solo il francese: anche Gaia Lucariello e la punta austriaca, migliore amico di Hakan, hanno messo mi piace al suo post

Dal nostro inviato Filippo Conticello

1 luglio - 17:23 - CHARLOTTE (USA)

Quando il like è più pesante del post. L’Inter è ancora a Charlotte e tra un paio d’ore lascerà l’albergo di Uptown, ma intanto telefoni e social sono ben in funzione. Quando tutto il club, in ogni sua componente, aveva metabolizzato il messaggio di Calhanoglu, in risposta al bombardamento di Lautaro post-partita, è spuntato tra i "mi piace" sotto al messaggio del turco anche quello di Marcus Thuram. Non un giocatore a caso, ma l’altra metà della ThuLa e gemello di attacco dell’argentino negli ultimi due anni.

il like

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Il francese si trascinava un certo malessere fisico nel finale di stagione, aveva "aiutato" dalla panchina contro il Monterrey al debutto Mondiale per poi saltare le successive due contro Urawa e River Plate. Poi, dopo due allenamenti in gruppo qui in North Carolina, è stato mandato in campo da titolare accanto a Lautaro con risultati rivedibili. Marcus è stato lontanissimo dai suoi standard, appesantito nel fisico e nella testa da una stagione snervante, e un po’ indolente in una partita che andava invece recuperata con grinta contro il Fluminense: l'esatto contrario del guerriero Lautaro, che ha sfiorato il gol anche se anche lui non era al massimo. E che, cosa più importante e sacra nell'etica argentina, non ama i compagni che non danno fondo al proprio serbatoio di energie, soprattutto nelle gare a eliminazione diretta. Oltre al campo e alla caduta col Flu, però, c’è la frattura emersa nelle ultime ore tra il capitano della squadra e il turco leader del centrocampo, un tempo legati da buon feeling: con un clic, Marcus ha preso posizione tra i due. Fino a prova contraria o eventuale smentita, ha scelto da che parte stare. È il modo di comunicare di questi tempi e ha un peso enorme nello strano momento dell’Inter, club senza pace ormai da settimane.

la frattura

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Nel suo attacco successivo all’eliminazione ("Chi vuole restare, lo faccia, ma chi non vuole, se vada via, arrivederci..."), Lautaro non aveva fatto nomi, ma a Istanbul erano subito fischiate le orecchie a Calhanoglu. Anche perché poi, a chiamare in causa Hakan era stato direttamente il presidente Beppe Marotta: "Non l'ha detto lui, ma lo dico io, il discorso è riferito a Calhanoglu. Ma non dobbiamo buttare la croce su Hakan, parleremo con lui. Per adesso non ci sono i presupposti per separare le nostre strade, se ci saranno lo faremo senza problemi". Il messaggio dalla Turchia era arrivato qualche arrivato qualche ora dopo, tagliente come un colpo di scimitarra: "Rispetto ogni opinione, anche quella di un compagno, anche quella del presidente. Ma il rispetto non può essere a senso unico. L'ho sempre dimostrato, dentro e fuori dal campo. Non ho mai detto di non essere felice all'Inter. Amo questo club. E amo questi colori, per cui ogni giorno ho dato tutto. Il futuro? Lo vedremo. Ma la storia ricorderà sempre chi è rimasto in piedi. Non chi ha alzato di più la voce". Sotto, in un diluvio di like, oltre 150 mila, ecco il pollicione di Marcus che rende ancor più complicata la gestione dello spogliatoio interista per Cristian Chivu, l’uomo che dovrà sanare le ferite e i traumi di fine stagione. Tra gli altri like, si nota quello di Marko Arnautovic, miglior amico di Calha nell’ultima rosa, che da ieri non è più ufficialmente un giocatore dell’Inter. Più uno, assai piccante, di Gaia Lucariello: è la moglie di Simone Inzaghi, in vena di punzecchiature dopo che suo marito ha raggiunto in quarti del Mondiale.

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