Il gruppo elettrochimico De Nora,
attivo nell'industria dell'idrogeno verde, ha chiuso il primo
semestre con ricavi in crescita del 3,8% a 415,6 milioni di
euro. In rialzo dell'8,1% a 81,4 milioni il margine operativo
lordo, mentre il risultato netto è salito del 2,5% a 39,7
milioni. Confermate le stime di crescita sotto al 5% dei ricavi
(low-single digit) annunciate a marzo.
"I primi 6 mesi dell'anno - commenta l'amministratore
delegato Paolo Dellachà - si sono svolti in un contesto
macroeconomico e geopolitico complesso e in continua evoluzione,
caratterizzato da una crescente volatilità dei mercati e da
nuove fonti di incertezza a livello globale". "In questo
scenario - spiega - il nostro modello di business, fondato su un
posizionamento competitivo solido e su una forte
diversificazione geografica e settoriale, ha dimostrato grande
resilienza, permettendoci di registrare una crescita
significativa sia nei ricavi che nella redditività operativa".
"I risultati conseguiti nel primo semestre - osserva Dellachà
- rafforzano la nostra fiducia nella traiettoria di crescita
delineata per l'anno". "Il gruppo - conclude - ha una visione di
lungo periodo fondata sulla resilienza del proprio modello
industriale e sulla capacità di cogliere le opportunità offerte
dalla transizione energetica e dalla crescente attenzione alle
risorse idriche".
A seguito delle dimissioni annunciate lo scorso 27 giugno dal
consigliere Stefano Venier, già amministratore delegato di Snam,
il consiglio di amministrazione di De Nora ha cooptato Maria
Antonietta Giannelli come consigliere indipendente.
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