Dalla luce una nuova tecnica per studiare le cellule senza alterarle

1 ora fa 1

Grazie alle proprietà della luce, è stata messa a punto una nuova tecnica che consente di studiare le cellule viventi in condizioni naturali, senza alterarle: è il risultato ottenuto da tre ricercatori dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova coordinati da Alberto Diaspro ed è pubblicato sulla rivista Optics Letters. La tecnica permetterà di osservare e comprendere meglio processi biologici fondamentali, come l'organizzazione del Dna all'interno del nucleo, che sono alla base di molte malattie, dai tumori alle patologie neurodegenerative come l'Alzheimer.

Il microscopio ottico è uno strumento indispensabile per lo studio delle cellule, perché consente di osservarle nel dettaglio usando la luce naturale. Il problema è che le cellule sono per lo più trasparenti, e dunque quasi invisibili se non trattate con mezzi di contrasto. Nel tempo sono, perciò, state sviluppate tecniche come la microscopia a polarizzazione, che mette in evidenza specifiche componenti cellulari grazie alla luce polarizzata, e la microscopia in campo oscuro, che illumina solo i contorni del campione per far emergere dettagli rilevanti.

Ora, i ricercatori dell'Iit hanno combinato questi due metodi, ottenendo una nuova tecnica che garantisce un maggior livello di dettaglio senza ricorrere alla fluorescenza, e dunque preservando l'integrità dei campioni. Il prossimo passo consisterà nel migliorarla ulteriormente attraverso l'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale.

"L’idea - afferma Nicolò Incardona, primo autore dello studio insieme a Paolo Bianchini - è quella di utilizzare questa tecnica per studiare la cromatina, il complesso formato da Dna e proteine che si trova nel nucleo delle cellule. Capire come la cromatina è organizzata e come cambia nel tempo è fondamentale per comprendere numerosi processi biologici e per individuare le alterazioni alla base di molte malattie".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi l’intero articolo