Da fuori lista a insostituibile: ma quanti Basic ci sono in Italia?

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 Toma Basic of SS Lazio during the pre-season friendly match between Aston Villa and SS Lazio during the pre-season friendly match between Aston Villa and SS Lazio at Poundland Bescot Stadium on August 03, 2023 in Walsall, England. (Photo by Nathan Stirk/Getty Images)

Era emarginato. Ora è essenziale nel centrocampo - decimato dagli infortuni - della Lazio di Sarri. Tanto da essere diventato un contratto da rinnovare. Casi analoghi quelli di Rugani e Kostic, Dimarco e Gabbia. Ecco perché, prima di andare sul mercato, ogni squadra dovrebbe guardare tra gli "esuberi". È Basic

Alessandro Vocalelli

Opinionista

5 dicembre - 14:45 - MILANO

In fondo bastava farsi ispirare dal suo cognome, provando a tradurlo: Basic, cioè basilare. E tale si sta rivelando Toma Basic, con una storia che dovrebbe far riflettere. Già, perché dopo averlo ceduto alla Salernitana, dopo essere tornato a casa per mancanza di offerte convincenti, dopo essere stato messo fuori lista Uefa e in Italia per un intero anno - quello passato - ora Basic si è conquistato un posto da titolare e gli elogi pubblici di Sarri. Per la verità la storia si era ripetuta anche in questa stagione: era ai margini della prima squadra, ancora fuori lista, quando gli infortuni a catena che hanno colpito i centrocampisti biancocelesti gli hanno riaperto la porta della prima squadra. Lo staff tecnico e i dirigenti si sono interrogati per giorni: ma che facciamo? Proviamo a rimettere dentro Basic? La risposta è stata condizionata dalla necessità, ma nessuno - e se qualcuno dice il contrario alzi la mano - avrebbe mai pensato che la storia sarebbe andata diversamente. Perché Basic è diventato non solo un punto fermo, ma addirittura un contratto da rinnovare al più presto, perché la scadenza fra sei mesi potrebbe ingolosire qualcuno, considerando che stiamo parlando di un ragazzo di 29 anni appena compiuti. Ed è paradossale che dopo averlo pagato tutto questo tempo per tenerlo fermo - un milione e quattrocentomila euro a stagione - ora la Lazio sia pronto a invitarlo a un tavolo di trattativa, magari con la consapevolezza di dover addirittura alzare la posta. 

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