Sale l'allerta per i server di
intelligenza artificiale, sono migliaia quelli a rischio
compromissione. Lo rivela la società di sicurezza Trend Micro
che esorta gli addetti ai lavori a seguire le migliori pratiche
di sicurezza per evitare furti di dati, avvelenamento dei
modelli, richieste di estorsioni e altri attacchi.
"L'intelligenza artificiale potrebbe essere l'opportunità del
secolo per le aziende di tutto il mondo ma le organizzazioni che
non prevedono adeguate precauzioni potrebbero finire per
sperimentare più danni che benefici. Sono troppe le
infrastrutture che vengono costruite con componenti non protetti
o privi di patch, dando il via libera ad attività
cybercriminali", afferma Salvatore Marcis, Country Manager di
Trend Micro Italia.
Secondo la società tra le principali sfide da affrontare per
la sicurezza dell'IA c'è la vulnerabilità dei componenti
critici; l'esposizione accidentale a internet dove intervengono
i cybercriminali; la vulnerabilità nei componenti open-source,
cioè aperti, per fornire funzionalità comuni. Infine, le
debolezze a livello container, cioè l'esposizione alle stesse
minacce di sicurezza che influiscono sugli ambienti cloud.
Secondo Trend Micro, "la comunità degli sviluppatori e le
aziende devono bilanciare al meglio la sicurezza" e "le misure
concrete da prendere potrebbero includere" una migliore gestione
dei rimedi sicurezza (patch) e scansione delle vulnerabilità; il
mantenimento di un inventario di tutti i componenti software
comprese librerie e sottosistemi di terze parti; l'adozione di
best practice per la sicurezza della gestione dei container,
incluso l'utilizzo di immagini di base minime e strumenti di
sicurezza; i controlli di configurazione per garantire che i
componenti dell'infrastruttura IA, come i server, non siano
esposti a Internet.
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