Cremonese-Atalanta, duello per volare: la Dea per rilanciarsi, Nicola se la gioca alla pari

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Juric ha solo un punto in più dei grigiorossi. Sfida tutta belga tra De Ketelaere e Vandeputte

Matteo Brega

Giornalista

25 ottobre - 10:42 - MILANO

Non c’è tempo per pensarci troppo. Forse il calendario così aggressivo può essere un aiuto. L’Atalanta torna in campo stasera alle 20.45 dopo due gare consecutive terminate 0-0, la seconda delle quali terminata solo 70 ore scarse prima del fischio d’inizio di oggi. 

Le scelte della Dea

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Ivan Juric non ha avuto moltissimo tempo per riflettere sui due passaggi a vuoto dell’attacco. Un buco con le occasioni intorno, parafrasando uno spot pubblicitario degli anni Novanta. Ed è proprio su quell’abbondanza di occasioni create che servirà lavorare. Forse più di testa che di tecnica. Questa sera a Cremona bisogna andare oltre e trovare la vittoria che in campionato manca dal 21 settembre (3-0 in trasferta al Torino). L’abbondanza delle scelte è un punto a favore di Juric. Davanti l’allenatore di Spalato può valutare con grande serenità. L’ultimo allenamento di questa mattina sarà dirimente. L’impressione è che qualcuno dei big debba riposare perché martedì sera a Bergamo arriverà il Milan. Quella contro i rossoneri non sarà solo una gara da 90 minuti, ma anche un test generale. Dopo aver pareggiato contro Como e Juventus, la Dea inizierà ad affrontare le altre cinque squadre che la precedono in classifica. I rossoneri saranno i primi di questo percorso che troverà la conclusione tra la fine dell’anno e l’avvio del 2026. Vedremo se questa sera Juric vorrà dare a Nikola Krstovic subito un’occasione per dimenticare la serata contro lo Slavia Praga o se ci sarà spazio dal primo minuto per Gianluca Scamacca. Tentazione forte, da gestire e maneggiare con cautela come sempre è stato in questi mesi con il centravanti. Kamaldeen Sulemana potrebbe iniziare a sinistra facendo sedere Ademola Lookman in panchina, mentre a destra potrebbe essere sfruttata l’ondata positiva di Charles De Ketelaere piuttosto che l’estro di Lazar Samardzic. Per il belga si potrebbe costruire una serata da derby delle Fiandre. Sul lato opposto infatti c’è Jari Vandeputte. Le Fiandre Occidentali contro quelle Orientali, Bruges opposto a Gand, le città da cui provengono i due. Nel XIV secolo i dispetti tra due centri di potere e ricchezza avevano alimentato una certa rivalità. Senza inoltrarsi troppo nella storia, Jari e Charles potrebbero ritrovarsi sugli stessi sentieri stasera. Per Cremonese e Atalanta i due hanno un certo peso per gli equilibri e le prospettive offensive.

Le scelte della Cremo

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Davide Nicola sembra intenzionato a puntare sul turnover. All’inizio potrebbero restare in panchina Pezzella, Bondo e Vardy, puntando sull’esordio di Faye e lo spostamento nel ruolo di interno di Zerbin. "Adesso l’Atalanta ha recuperato anche Scamacca - ha detto Nicola - e ha una carta in più da giocare in un attacco già forte. Sappiamo che la squadra di Juric, un tecnico che stimo, ci aggredirà in ogni posizione ma se sapremo interpretare bene la gara troveremo qualche spazio a disposizione". Alla domanda sulle dichiarazioni di Tudor ("Se quel giorno anziché il Milan avessimo affrontato la Cremonese ora saremmo primi"), Nicola risponde con fairplay: "Forse voleva dire che la Juventus non ha gli stessi obiettivi della Cremonese e che sarebbe stato forse più facile giocare contro una squadra che lotta per salvarsi. Nel calcio però mai dire mai. Comunque a certi giochini io non mi presto, non entrerò mai in polemica con un collega". Stasera la curva dei tifosi atalantini sarà chiusa dopo la decisione di non vendere i biglietti ai residenti in provincia di Bergamo.

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