I grigiorossi non hanno mai vinto tre gare di fila in A. L'attaccante inglese è convocato ma parte dalla panchina, Zanetti lancia Gagliardini dal primo minuto
Una città nel pallone. Cremona da settimane vive in una bolla: l’arrivo di giocatori di grido, una partenza in Serie A che neanche i tifosi più ottimisti avrebbero immaginato. E oggi la possibilità di scrivere un altro capitolo di una bella storia. Si, perché i grigiorossi in caso di successo a Verona consoliderebbero il primo posto a punteggio pieno in compagnia di Napoli e Juventus. Tra l’altro, la Cremonese non ha mai messo assieme tre vittorie consecutive in A: Nicola cerca un altro grande traguardo, ma predica prudenza e sangue freddo. Anche perché troverà sulla sua strada un Verona ferito e molto motivato: è reduce dalla scoppola di Roma contro la Lazio ma ora ritrova il suo pubblico a distanza di quattro mesi dall’ultima volta, quella del pareggio contro il Como del 18 maggio.
Vardy dalla panca
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La grande attesa in casa Cremonese è per l’esordio di Jamie Vardy che a 38 anni ha deciso di rimettersi in gioco in Serie A, lui che ha vinto una Premier storica con il Leicester allenato da Claudio Ranieri. In settimana è stato presentato in pompa magna al Museo del Violino, come una grande star, fra i tifosi festanti e i turisti incuriositi. Chiaramente l’attaccante inglese non è ancora al top, non gioca una partita ufficiale dallo scorso 18 maggio contro l’Ipswich, e oggi presumibilmente partirà dalla panchina. "Per voi che scrivete quella di Vardy è una operazione mediatica - ha detto Davide Nicola -, per noi che lo vediamo ogni giorno si tratta dell’arrivo di un giocatore che nella vita si è sempre messo in discussione attraverso i sacrifici. E se ha scelto la Cremonese, e l’ha voluta fortemente, significa che vuole partecipare alla nostra battaglia. Non è una primadonna, si allena bene e ascolta i consigli dello staff tecnico".
Poche variazioni
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Davanti i grigiorossi potrebbero così partire con la coppia Vazquez-Sanabria che tanto bene hanno fatto in queste prime due uscite. In mezzo Vandeputte è in leggero vantaggio su Sarmiento che scalpita per giocare, lui che è stato uno degli ultimi acquisti del mercato: è arrivato in prestito (con diritto di riscatto a favore dei grigiorossi) dal Brighton che la scorsa stagione lo aveva dato al Burnely, con cui è stato promosso in Premier. Nicola recupera anche il trequartista Johnsen ma deve fare a meno di Barbieri (ancora alle prese con una tendinite) e Payero (problemi muscolari). Dietro confermata la linea a tre Terracciano-Baschirotto-Bianchetti. Del resto, difficile cambiare dopo un inizio così.
Umiltà
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Anche se, come detto, Nicola tiene alta la tensione. Il rischio di farsi prendere dall’euforia è alto e il Verona, soprattutto in casa, è un avversario sempre temibile. "Affrontiamo una squadra che ha saputo rimanere in serie A per tanti anni - ha aggiunto l’allenatore grigiorosso -, in uno stadio che l’ha anche vista vincere uno scudetto. Il Verona ha un allenatore bravo che è su quella panchina per il secondo anno dopo essere riuscito a salvarsi". Il tecnico della Cremonese ha chiuso chiedendo ancora prudenza. "Abbiamo corso solo le prime di due tappe di un giro che prevede altre 36 partite. C’è ancora una vita davanti, sappiamo che ci saranno momenti difficili. Però di una cosa sono contento. Girando per la città e parlando con i tifosi mi rendo conto che tutti vogliono restare con i piedi a terra. Ecco, l’umiltà e la concretezza sono le doti che dobbiamo cercare di mantenere per l’intero campionato".
qui verona
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Pronto l’esordio dal via per Gagliardini. L’ultimo acquisto del Verona si prepara per giocare da titolare nella partita con la Cremonese. Non recuperano Fallou (distorsione alla caviglia) e Harroui (risentimento muscolare). In avanti, debutto per Orban, in coppia con Giovane. Mosquera, operato di appendicite giovedì, tornerà tra alcune settimane. In difesa, linea a tre con Nelsson al centro, affiancato da Nuñez e Frese.