Le segnalazioni di frodi o
irregolarità in Italia, riferite al biennio 2022-2023
nell'ambito dei finanziamenti europei alle politiche agricole e
allo sviluppo rurale, sono state nel complesso 1433, per un
importo complessivo di 137,6 milioni di euro, a fronte di 230
sentenze di condanna della Corte dei conti tra il 2020 e il
2023, per 34,6 milioni da restituire. Lo si legge nell'analisi
sullo Stato della prevenzione e del contrasto alle irregolarità,
frodi, corruzione e conflitti di interesse nella gestione della
politica agricola comune, approvata dalla Sezione affari europei
e internazionali della Corte dei Conti. Sono inoltre 117 le
indagini aperte, segnalate dalla Procura Europea (Eppo) nel
report annuale 2024, relative soprattutto a falsificazioni
documentali, false dichiarazioni sulla disponibilità dei
terreni, assenza dei requisiti soggettivi, mancata realizzazione
delle opere e false rendicontazioni.
La magistratura contabile ha segnalato l'impiego crescente
di strumenti - anche satellitari - e di sistemi informatici
integrati nello svolgimento dei controlli, con rilevanti aspetti
innovativi nell'ambito delle misure di coordinamento e di
indirizzo attuate nell'ultimo biennio.
Tra le raccomandazioni della Corte alle amministrazioni
competenti, la realizzazione di una rete di sistema comprendente
il rafforzamento dei canali di comunicazione e scambio dati, il
potenziamento di banche dati uniche, la completa
standardizzazione di procedure e metodologie di lavoro, oltre a
una formazione comune al personale coinvolto. Sulle innovazioni
tecnologiche, l'ulteriore invito è stato quello al potenziamento
dell'interoperabilità dei sistemi e dello scambio delle
informazioni, insieme all'adozione di mezzi idonei a garantire
una governance dei dati che abbracci tecnologia, processi e
risorse umane.
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