Corsa e infortuni: cosa rivela il tuo modo di correre

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Ogni runner ha caratteristiche biomeccaniche uniche, ma certi errori posturali aumentano il rischio di infortuni. Fisiorunning spiega come riconoscerli e correggerli

Dario Domeniconi

26 aprile - 17:16 - MILANO

In Fisiorunning capita di vedere runner che da tempo soffrono di dolore al ginocchio, e dopo svariate terapie strumentali e rinforzo non trovano sollievo. Analizzandone la biomeccanica in slow motion, quasi tutti, presentano un crollo della gamba d'appoggio verso l'interno durante la fase d'appoggio

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IL VALGO DINAMICO DELLA GAMBA NEL RUNNER

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Anche a voi sarà capitato di notare gli atleti davanti che tendono ad andare verso l'interno con il ginocchio d'appoggio. Proprio nella fase di ammortizzazione della gamba di carico. Sul ginocchio si nota che perdono l'allineamento tibia-femore, con il femore che va all'interno andando qui a toccare l'altro ginocchio (sintomo riferito dai runner con questo tipo di biomeccanica). Il bacino non rimane allineato e orrizzontale ma si abbassa dalla parte opposta dell'anca d'appoggio. Nel piede si denota un sollevamento della parte esterna (eversione) e un cedimento all'interno. Questo è il Valgo Dinamico del runner. 

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Le cause di tutto ciò sono conosciute e si ritrovano nella debolezza del comparto muscolare stabilizzatore dell'anca. Quindi i glutei, e soprattutto il medio gluteo, riducono la stabilità del bacino in carico monopodalico e si portano dietro la rotazione interna dell'anca, il valgo del ginocchio (ginocchia ad X) e la rotazione esterna della tibia. Ma anche una mobilità limitata della caviglia può provocare un compenso in valgo dinamico della gamba all'impatto. Quindi avremo sia cause ascendenti che discendenti al ginocchio tributarie del disallineamento. E alla lunga degli infortuni. Il Dolore Femororotuleo, la lesione statisticamente più frequente nei runner, ha dei tempi di insorgenza e di recupero lunghi proprio perché la causa è di difficile individuazione. Quindi si tende a fare fisioterapia solo sul ginocchio, senza eliminare la causa principale che ha disallineato il sistema posturale. 

lo studio

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Da circa quindici anni, la comunità scientifica è concorde sul fatto che la Sindrome Femororotulea è quasi sempre associata ad una debolezza del comparto muscolare di contenzione dell'anca. I glutei, nello specifico il medio gluteo, sono tributari della stabilità del bacino che si ripercuote distalmente su quella del ginocchio. Per questo un interessante studio scientifico del 2014 è andato a valutare quale potesse essere il trattamento fisioterapico migliore nel dolore femororotuleo

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Gli studiosi hanno suddiviso gli atleti in tre gruppi. Al primo hanno fatto fare rinforzo degli abduttori e dei rotatori dell'anca. Nel secondo hanno stimolato l'allenamento propiocettivo. Infine nel terzo hanno usato esercizi fisioterapici convenzionali. Ebbene i risultati hanno sancito che il miglioramento maggiore lo si aveva nel primo gruppo, a seguire il secondo ed infine il terzo. E' per questo che riabilitando un atleta bisogna avere una visione globale dei problemi. Applicandone poi molteplici tipologie riabilitative. Anche perchè il crollo all'interno del femore può evolvere anche nella Sindrome della Bandelletta, dolore a tibia, anca e schiena. Oltre che finire in una tendinosi Achillea. 

COSA PUò FARE IL RUNNER PER QUESTA ANOMALIA POSTURALE?

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Il primo atto è riconoscere precocemente questo problema, prima che diventi dolore. Spesso sono i nostri compagni di corsa e gli allenatori che identificano questa postura scorretta. Comunque con l'analisi biomeccanica della corsa si individua immediatamente il problema. Come facciamo in Fisiorunning su ogni atleta. A questo punto si tratterà la disfunzione con esercizi specifici di rinforzo dei muscoli ipotonici. Come ad esempio i glutei.  

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Esercizi di mobilità articolare di caviglia, ginocchio e anca incrementandone l'articolarità. Esercizi di flessibilità e reattività delle catene muscolari. Migliorare la consapevolezza posturale e del movimento corretto da effettuare. Prima durante esercizi specifici in palestra davanti a uno specchio. E infine inserendoli nella corsa.

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