La squadra di capitan Ferrer, dopo la sconfitta di Carreno e l'impresa di Munar, si afferma al doppio decisivo: Granollers e Martinez regolano Mensik e Machac. Ora per gli spagnoli Germania o Argentina
20 novembre - 16:50 - BOLOGNA
Senza Carlos Alcaraz (e senza il n.14 al mondo Davidovich Fokina), la Spagna “operaia” va in paradiso: alla Fiera di Bologna, in una SuperTennis Arena che sembrava una plaza de toros, supera la Repubblica Ceca nel doppio decisivo e si qualifica per le semifinali di Coppa Davis, per la prima volta dal 2019, quando poi conquistò il titolo. Allora c’era Nadal, stavolta non si può contare sul numero 1 del mondo, che ha dovuto dare forfeit per un edema alla coscia, ma in una fase finale orfana delle grandi stelle (Zverev a parte) la Spagna può davvero crederci. Anche perché già oggi ha ribaltato il pronostico. Beninteso, in Davis la classifica Atp passa in secondo piano. Ma non si può non definire una sorpresa il successo, sul campo veloce di Bologna, del n.36 Munar contro il n.17 Lehecka, che ha rimesso la sfida in parità dopo la vittoria di Mensik su Carreno Busta. A quel punto il capitano ceco Tomas Berdych ha sostituito in corsa il doppista Pavlasek con Mensik, che però ha deluso le attese in coppia con Machac. Più affiatato il tandem iberico formato dal 39enne Marcel Granollers, un big della specialità (attuale n.6, ex numero 1, Roland Garros e Us Open in bacheca), e da Pedro Martinez, alla quinta vittoria su cinque quest’anno in Davis. Dopo essersi aggiudicati il primo set grazie a una grande risposta di Martinez sull’8 pari del tie break, gli spagnoli non hanno sfruttato due palle break sul 4-3, hanno rischiato sul 5-5, per poi fare il bis in un altro, combattutissimo tie break, deciso da un doppio fallo di Mensik: 7-6 (8) 7-6 (8) il punteggio della “bella”, durata 2 ore e 3 minuti. Spagna, quindi, in semifinale (sabato alle 12) dove aspetta la vincente tra Germania e Argentina.
spagna-repubblica ceca 0-1
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Nel primo singolare, Jakub Mensik ha rispettato il pronostico contro Pablo Carreno Busta (n.89 Atp). Il ventenne talento ceco, attualmente al 20° posto del ranking mondiale (e 16° ad agosto), si è imposto in due set con il punteggio di 7-5 6-4, ma non è stato per nulla semplice. Nel primo parziale, il 34enne spagnolo ex top ten è andato avanti di un break sul 4-3, ha subito immediatamente il contro break e, sul 5-6, ha ceduto il servizio al terzo set point. Equilibrio nel secondo parziale fino al 4-4, e bravo nuovamente Mensik a tirare fuori il quid nel momento chiave, piazzando il break del 6-4. Jakub ha chiuso con 20 ace e il 67% di prime: il servizio è stata l’arma decisiva, soprattutto per indirizzare l’inerzia del match e domare la resistenza del veterano iberico, autore di un’ottima prestazione lontano dall’amata terra. In conferenza stampa, Mensik ha rivelato di essersi svegliato alle 5.30 (l’incontro era in programma alle 10): “È stata dura. Non ricordo l’ultima volta che ho giocato così presto. Ma l’energia e l’atmosfera del pubblico e della Davis mi hanno dato davvero tanta carica”.
spagna-repubblica ceca 1-1
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L’impresa di giornata è stata compiuta da Jaume Munar, che a settembre è tornato in Davis dopo otto anni, contribuendo alla rimonta da 0-2 contro la Danimarca (in coppia con Martinez ha conquistato il punto dell’1-2 in doppio). Con la maglia della nazionale, in singolare, non aveva ancora vinto. Ci è riuscito oggi contro un avversario che lo sopravanzava in classifica e che lo aveva sempre battuto nel circuito: Jiri Lehecka, 24 anni, n.1 della Repubblica Ceca e 17° in classifica, conduceva 2-0 negli scontri diretti con Munar (battuto nel 2024 a Shanghai e Anversa, senza cedere un set). A Bologna il 28enne n.36 Atp ha rotto due tabù con una partita perfetta: 6-3 6-4, in meno di un’ora e mezza di gioco. Con un break conquistato nel sesto gioco, Munar ha portato a casa il primo set e, di slancio, ha strappato subito il servizio al rivale nel secondo parziale, concedendo in tutto il match solo due palle break, grazie all’ottimo rendimento alla battuta (5 ace, 67% di prime, 100% di punti vinti con la seconda).












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