Conte: "De Bruyne è un genio, ma bravi tutti i nuovi. Il finale non mi è piaciuto"

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Il tecnico del Napoli dopo il 3-1 alla Fiorentina: "Abbiamo bisogno di tutti, per il presente e il futuro"

Salvatore Malfitano

13 settembre - 23:50 - MILANO

Tre su tre. La sosta non ha cambiato nulla nei risultati del Napoli, anzi. La versione del Franchi è di quelle che piegano al sorriso anche Antonio Conte, che continua a guardare la squadra in testa alla classifica. Per quanto il suo temperamento lo porti sempre a chiedere la massima concentrazione. "Vogliamo continuare a crescere, alzando l'asticella. Chiaramente siamo all'inizio, abbiamo introdotto tanti calciatori perché avevamo la necessità di riempire la rosa ed è inevitabile che la base dell'anno scorso debba continuare ad avere una certa mentalità, con i nuovi che si adeguano. Abbiamo bisogno di tutti, per il presente e il futuro del Napoli. Le prestazioni di chi ha esordito con questa maglia sono state buone" ha osservato il tecnico al termine della vittoria sulla Fiorentina. De Bruyne conferma lo stato di grazia anche con gli azzurri, dopo le prodezze mostrate con la nazionale. Contro i viola è parso ancora più a suo agio nelle dinamiche di gruppo, oltre alla rete realizzata su rigore. "Abbiamo cercato di trovare una soluzione giusta per lui, un allenatore bravo deve cercare di mettere i migliori. L'anno scorso McTominay, Lobotka e Anguissa sono stati fondamentali, l'arrivo di Kevin poteva far presupporre che uno dei tre dovesse rimanere fuori. Il ruolo che gli stiamo ritagliando penso sia perfetto per lui, gli piace giocare la palla e così gli diamo libertà di movimento, senza dare riferimento agli avversari". 

rischio

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Un altro aspetto che è saltato subito all'occhio è il pressing molto alto che ha messo in difficoltà la Fiorentina. "Anche nella passata stagione rimanevamo alti, magari non si vedeva così tanto. Ci si espone a qualche rischio, ma gli avversari così faticano a giocare. Dobbiamo essere preparati a queste situazioni, anche perché lasciamo cinquanta metri di campo alle spalle e per questo li martello in campo e nelle sessioni video". Nell'ultima parte dell'intervista, a Conte è stato chiesto di attribuire degli aggettivi a determinati soggetti. "Hojlund è giovane e promettente. De Bruyne è il genio, stiamo studiando un ruolo nuovo che gli sia congeniale, ha qualità e vede cose che altri non vedono. In Champions saremo alunni che studiano dai maestri, sperando di poterli superare. Dobbiamo stare sul pezzo fino alla fine". Un piccolo richiamo all'ordine non poteva mancare. "Se devo trovare qualcosa che non mi ha soddisfatto è stato il finale. Per i giocatori sono un fratello maggiore o un papà, sanno già quali sono gli aspetti positivi e quali da migliorare se vogliamo continuare a dare fastidio". Per parlare di scudetto c'è tempo.

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