L'81,6% degli italiani vive in una
casa di proprietà, il dato più alto dal 2012. Un fattore
determinante è l'invecchiamento della popolazione: la quota di
italiani over65, fascia in cui la percentuale di proprietari è
generalmente più alta, è in aumento, contribuendo così alla
crescita complessiva dei proprietari. Tra i 55-64enni a vivere
in un'abitazione di proprietà è l'85,2%, una percentuale solo di
pochi decimali inferiore a quella degli anni 2000, mentre nel
caso degli over 65 è stato raggiunto un vero e proprio record
mai toccato prima: il 90,7%.
A sottolinearlo è Confedilizia che in uno studio evidenzia
come la percentuale sia particolarmente significativa se si
considera che la mobilità interna — cioè i trasferimenti da un
punto all'altro del Paese — riguarda ormai 1,4 milioni di
persone l'anno. Chi si sposta frequentemente tende infatti a
vivere in affitto. "Nonostante questo, - fa presente
l'associazione - il numero dei proprietari continua a crescere".
Tuttavia, una lettura attenta dei dati Istat mostra che
l'invecchiamento influisce solo parzialmente. La percentuale di
chi vive in una casa di proprietà è cresciuta in tutte le fasce
d'età "e, sorprendentemente, l'aumento più consistente riguarda
i più giovani", precisa ancora Confedilizia. Tra gli under 36,
dal 2019 al 2024, la quota di proprietari è salita dal 60,2% al
64,6% (+4,4%), mentre tra i 35-44enni è passata dal 66,6% al
71,1% (+4,5%). Si tratta di una vera inversione di tendenza,
dopo una lunga fase di calo della proprietà tra i giovani
iniziata nei primi anni 2000. Non si è ancora tornati ai livelli
di 20 anni fa, ma la tendenza sembra quella.
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1 giorno fa
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