La panchina a Napoli per Rafa è stata un boomerang: i rossoneri sono stati pericolosi solo quando è entrato lui. E all'orizzonte c'è sempre il mercato
Qualche numero, se gradite. Tiri in porta del Milan: 0 nel primo tempo, 4 nel secondo. Tiri totali: 5 nel primo tempo, 11 nel secondo. Expected goals: 0,49 nel primo tempo, 2,17 nel secondo. Dev’essere cambiato qualcosa a metà di Napoli-Milan… Sì, a metà di Napoli-Milan, Conceiçao ha mandato in campo Rafa Leao e la partita è cambiata completamente. In questa storia allora c’è una morale di fondo: nel Milan attuale non ha senso che Rafa Leao stia fuori. Non ha senso che Leao stia fuori, soprattutto, se il titolare è Joao Felix. Non per caso, Conceiçao dopo 20 minuti ha mandato il numero 10 a scaldarsi: ci aveva già ripensato.
conceiçao e l'infortunio
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L’esclusione di Leao è uno dei grandi temi di Napoli-Milan. Conceiçao ne ha parlato nella notte: “Nel pomeriggio mi hanno detto che Leao sentiva un po’ di fatica alla coscia, ma avevamo preparato già la partita senza di lui. Non sto dicendo che non ha giocato per quello che mi ha detto il dottore”. Onesto. La scelta però francamente non si spiega, in un Milan che ha perso la Champions. Leao a Napoli è arrivato a 11 panchine in stagione e sono tante: nell’anno dello scudetto erano state solo 6. Conceiçao non lo ama e ha compagnia, perché Paulo Fonseca faceva scelte simili, però il suo Milan – più di quello di Fonseca – avrebbe bisogno di un creatore di attacco. Il Milan spesso non costruisce, non ha idee con il pallone e si affida alle giocate dei singoli. E Leao, tra i singoli, è per distacco quello con più talento.
le colpe di leao
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Rafa ha un concorso di colpa. Da un paio di stagioni vive di alti e bassi, come e più del solito. Segna meno rispetto alle scorse stagioni – 10 gol, un anno fa è arrivato a 15, due anni fa a 16 – e non ha fatto il salto di qualità che tutti si aspettavano. Da qui a pensare che non ci sia un posto per lui nel miglior Milan possibile, però, la strada è molto lunga. Leao nelle ultime 8 partite di campionato ha cominciato 4 volte in panchina e una volta – a Torino, in una sera in cui non stava bene - è stato sostituito all’intervallo. Difficile che così trovi fiducia.
il mercato e l'arabia
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Il campo per un mese occuperà i pensieri perché ci sono due derby da giocare e una partita con la Fiorentina che dirà qualcosa per l’Europa League. Presto però si finirà a parlare di mercato, perché con Rafa è sempre così. O si parla di rinnovo di contratto o si parla di mercato. La clausola da 175 milioni sul suo contratto è trasparente: esiste ma è come se non ci fosse. Leao non ha quel valore. I tifosi con lui si dividono ma molti lo terrebbero volentieri, perché Rafa è un pezzo di storia recente del Milan e lui, al Milan, ha sempre tenuto. Il binomio con Theo in questo campo non esiste più: Hernandez ha avuto atteggiamenti peggiori lungo tutta la stagione. E allora? E allora, dipenderà dalle offerte. Arabia, Europa, mondo: chi ha una proposta da fare, può provarci. Prendere Leao non è impossibile.