Il tecnico rossonero: "Forse perché pensava di trovare una squadra inferiore. Ha trovato di fronte una squadra forte. Per noi due punti persi, ma risultato giusto. Dalla prossima partita, con le trattative chiuse e liberi di testa, possiamo fare quattro mesi per bene"
Giornalista
2 febbraio 2025 (modifica alle 21:29) - MILANO
La bocca resta ovviamente amara, perché rovinarsi il pasto quando ci si sta per alzare dal tavolo soddisfatti è brutto. Però, dentro questo Milan zeppo di afflizioni, dubbi e interrogativi, occorre anche essere concreti e saper cogliere ciò che arriva di buono. È doveroso farlo dal momento che le premesse erano quelle di Zagabria, ovvero una valle di lacrime. E allora conforta aver respinto ancora una volta l'Inter (16 punti di distacco in campionato, giova ricordarlo), conforta aver difeso il vantaggio con uno spirito che pareva smarrito e sicuramente confortano anche i tre pali colpiti dagli avversari: se la buona sorte ha deciso di alloggiare a Milanello, bisogna ringraziare dell'attenzione e approfittarne.
le parole
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Poi, certo, venire riacciuffati in un derby nei minuti di recupero, è molto doloroso. "Siamo delusi perché abbiamo perso due punti, ma il risultato è giusto - riflette Conceiçao a fine partita. Ad ogni modo, questo è l'atteggiamento che vogliamo, siamo stati bravi a interpretare ciò che volevamo contro una squadra forte, che si conosce bene e crea tante difficoltà agli avversari. Era importante limitare loro punti forti e poi sfruttare le loro debolezze. Ci sono stati errori individuali da parte dei giovani, ma a livello collettivo siamo andati bene. Dalla prossima partita, col mercato chiuso e liberi di testa, possiamo fare quattro mesi ben fatti. La cosa più importante per me è che i giocatori accettano ciò che viene proposto. L'aggressività e l'intensità che voglio si allenano e di tempo ne ho avuto poco. Mentalmente ora dobbiamo avere continuità e questo non è negoziabile perché se non c'è piacere e gioia di giocare a calcio allora non va bene. Il recupero di Abraham da cui è scaturito il gol, lo voglio 15-20 metri più in alto". Poi il tecnico rossonero ha replicato alle proteste di Inzaghi su un presunto rigore non concesso all'Inter: "Parla di quello di cui deve parlare. Forse ha detto così perché era deluso, forse perché pensava di trovare una squadra inferiore dal punto di vista del gioco. Ha trovato di fronte una squadra forte. È la sua opinione, rispetto quello che ha detto".