Ciclocross, che spettacolo la Coppa del Mondo in Sardegna

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Si è disputata a Terralba-Marceddì, a sud di Oristano, la terza prova del massimo circuito mondiale, cancellata l'anno scorso per il maltempo. Successi per il belga Vanthourenhout (8° Agostinacchio) e l'olandese Brand (Casasola quinta)

Luca Gialanella

Giornalista

7 dicembre - 21:17 - MILANO

Stavolta ce l'abbiamo fatta. L'anno scorso una terribile giornata di maltempo, con venti a 70 km all'ora, aveva fatto saltare la prova di Coppa del Mondo di ciclocross in Sardegna, tra le dune di Is Arutas, una delle spiagge più belle dell'isola; adesso la nuova sede di Terralba–Marceddì, a sud di Oristano, ha ospitato la terza tappa della Coppa, che è così tornata in Italia dopo le tre edizioni consecutive a Vermiglio in Val di Sole, in Trentino. Un percorso di 3400 metri disegnato da Luca Massa e dal suo staff della Crazy Wheels Cycling Academy nel suggestivo scenario di Marceddì, tra mare, pineta e zone sabbiose, un contesto naturale che rende questa tappa unica nel panorama mondiale: sabbia, tratti erbosi molto veloci, sterrato e passaggi tecnici con ostacoli regolamentari, e in più la suggestiva partenza nel borgo dei pescatori di Marceddì.

le gare

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 Tra gli uomini, volata a tre e successo del belga Michael Vanthourenhout sull'olandese Joris Nieuwenhuis e l'altro belga Laurens Sweeck; ottavo l'azzurro Filippo Agostinacchio alla sua prima stagione da élite. Era dal 2021 che un crossista italiano non chiudeva nella top 10 di Coppa del Mondo. Ci è riuscito Filippo alla sua prima prova di Coppa della stagione, con poche gare di rodaggio. In campo femminile, ancora un successo per l'olandese Lucinda Brand, davanti alle connazionali Van Alphen e Van Anrooij; quinta Sara Casasola, ottava Rebecca Gariboldi e nona Lucia Bramati. Da sottolineare la junior  Giorgia Pellizotti, figlia dell'ex pro' Franco e ds al team Bahrain, che ha chiuso al 16° posto. Ma al di là dei risultati, l'Italia ha dimostrato di poter proporre una volta di più realtà ciclistiche nuove e interessanti.

le parole

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La splendida giornata di sole, il pubblico entusiasta e la qualità degli atleti presenti hanno reso questa tappa un appuntamento destinato a segnare un punto di svolta per l’isola e per tutto il movimento ciclocrossistico italiano. Così Luca Massa, organizzatore di Crazy Wheels Cycling Academy : "È stata una grandissima emozione vedere in tv il nostro territorio. Dopo ciò che era accaduto lo scorso anno, abbiamo finalmente potuto mostrare al mondo quanto sia bella la Sardegna e quanto questo territorio possa offrire al ciclismo fuoristrada. Gli atleti sono rimasti entusiasti del percorso e anche il pubblico ha risposto alla grande: per la nostra isola è stato un evento davvero partecipato. Ringrazio tutto il mio staff per l’incredibile lavoro svolto: dall’esterno si vedono solo due gare, ma dietro c’è un impegno che dura un anno intero". Sì, possiamo dire che oggi il ciclocross mondiale ha abbracciato la Sardegna.

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