Chalet Franz Kraler, sulle vette di Cortina il nuovo spazio tra moda e lusso

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A Socrepes, ai piedi della Tofana, il nuovo Chalet Franz Kraler, inaugurato il 6 dicembre, sarà gestito in sinergia con la famiglia Craffonara del leggendario Club Moritzino. “Non è solo un ristorante o solo uno Ski-Bar –  dice Daniela Kraler, assieme a Franz e Alexander, padrini e motori creativi di questo ambizioso e innovativo progetto. – Si tratta piuttosto di un nuovo bellissimo spazio aperto a tutti. Lo chalet ospiterà mostre, incontri, allestimenti, performance. Noi tutti amiamo molto l’arte e quindi contiamo di riempirlo di bellezza, di parole, di suoni, di opere d’arte, di moda. Ci saranno DJ set live, eventi privati, collaborazioni con brand di moda e lusso che fondono insieme musica, stile e spettacolo. Lo Chalet è un luogo aperto concepito per accogliere collaborazioni con il mondo della moda, del lusso e della cultura”. La cucina è affidata agli chef del Club Moritzino e fonde radici altoatesine e visione mediterranea con piatti essenziali sospesi tra terra e mare.

Il progetto architettonico è stato affidato allo studio blueArch di Bolzano/Milano e si ispira alla verticalità e alla potenza delle Dolomiti, fondendo rigore estetico e innovazione tecnologica. L’edificio si sviluppa su ben quattro livelli, due dei quali ipogei, per ridurre al minimo l’impatto ambientale e inserirsi nel paesaggio con un equilibrio quasi mimetico. Il rivestimento esterno in larice scuro, segnato da tagli di luce cristallini, evoca la stratificazione delle rocce alpine, mentre le superfici in vetro riflettono il cielo e le cime innevate, dissolvendo i confini tra interno ed esterno. In cima c’è la terrazza panoramica, in un abbraccio di murature in pietra dolomitica che si affaccia direttamente sulle piste olimpiche della Tofana, permettendo di assistere in tutta comodità alle gare.

“La nostra scelta non è solo estetica, ma rappresenta un legame profondo con il territorio – dice Alessandro Costanzia di Costigliole, co-fondatore dello studio blueArch. – Lo Chalet sembra emergere dalla terra stessa, con un design che rispetta e celebra la natura circostante. All’interno lo spazio è definito da elementi scultorei che stimolano la vista, il tatto e persino l’olfatto, grazie all’onnipresenza del legno usato sia come materiale costruttivo sia come rivestimento.

La sala centrale è uno spazio unico per impatto scenografico, con i tagli di luce sommitale che accompagnano il cammino del sole durante il giorno e con un ulteriore spazio scenico sospeso, dedicato all’esposizione di manufatti di Arte, Design e Moda.

Ai livelli ipogei troviamo invece la vera sorpresa: una Wunderkammer di grande impatto scenografico, una sala per il clubbing in cristallo sospesa sul vuoto, una scala elicoidale in ferro che si avvolge attorno a un braciere centrale e un ulteriore spazio per eventi ed esposizioni.

Il grande braciere circolare, simbolo di convivialità e intimità, è sormontato da una speciale macchina per la neve indoor che trasforma lo spazio in un teatro invernale perpetuo, un tributo al fascino della montagna.

Il progetto si fonda su una selezione di materiali naturali e soluzioni sostenibili, in linea con la filosofia di rispetto ambientale che guida ogni iniziativa della famiglia Kraler. Legno anche di recupero, ferro lavorato a mano e pietra dolomitica proveniente dalle montagne circostanti creano un dialogo costante tra tradizione e contemporaneità, materiali scelti non solo per la loro bellezza intrinseca ma anche per il loro impegno verso la sostenibilità, come da tradizione dello studio blueArch, che da anni ha scelto l’Architettura Alpina come terreno privilegiato della propria ricerca.

“Ci sono anche innovazioni all’avanguardia, tra struttura e divertissements formali – continuano gli architetti di blueArch – perché il nostro studio ha disegnato anche tutti gli arredi, in toni neutri e raffinati, con texture inedite. Ogni dettaglio, dal ferro crudo ai tessuti in lana merino fino ai materiali pregiati per i mobili, è pensato

per esprimere un’eleganza discreta e innovativa, lontana dai cliché ormai scontati di corna di cervo e pelli distese che spesso caratterizzano questo tipo di ambienti.”

Uno degli spazi più iconici dello chalet è la Wine-Cellar, concepita come uno spazio conviviale completamente in vetro e acciaio, sospesa sopra l’area espositiva sottostante grazie a un inedito sistema strutturale ispirato agli intrecci lignei delle antiche pratiche alpine. Questo salotto dedicato a degustazioni e incontri privati offre una prospettiva unica sulla verticalità dell’edificio, accentuando la sensazione di essere sospesi nel vuoto, come le nuvole sopra i cieli di Cortina.

Al centro del volume sospeso pulsa un cuore luminescente, visibile da tutto lo spazio scenico – persino dalla clubroom, attraverso una finestra ricavata nel pavimento. Nella sua fragile e cangiante bellezza richiama i giochi cromatici e le trasparenze delle stalattiti delle grotte glaciali. Disegnato da blueArch e realizzato appositamente per lo Chalet, è composto da elementi in vetro colato su lastra specchiata, modellati uno a uno da una rinomata bottega vetraia veneziana, che ne amplifica la lucentezza e la profondità

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