Ceferin: "La nuova Champions è un grande successo. Faiplay globale? Difficile..."

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Il presidente dell'Uefa ospite del Football business Forum: "I giocatori dovrebbero avere almeno un mese di vacanza dopo la fine della stagione. Non c’è più spazio per altre partite"

Lorenzo Cascini

7 novembre 2025 (modifica alle 12:17) - MILANO

Il secondo panel del Football Business Forum è aperto da Aleksander Čeferin, presidente dell’Uefa. Il primo tema affrontato è stato il nuovo format della Champions League. “Ha avuto molto successo. Ho riscontrato un grande interesse lato broadcasting e lato social streamers. Penso che il futuro sia luminoso, riguardo al gap tra i vari club europei: non dico che non ci sarà, ma si ridurrà proprio per i contributi che la Uefa fornisce ai club “piccoli” che non partecipano alle grandi competizioni”. 

il fairplay globale

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Il discorso si è poi spostato sulla possibilità di avere, magari in futuro, un Global Financial Fairlplay in grado di coprire e regolare tutto il mondo. “Non credo sia sostenibile, parliamo di leghe diverse con strutture molto differenti tra loro. Sarebbe molto bello, ma è complicato da attuare. Invece, per quanto riguarda i giocatori all’estero sono ottimista, credo che comunque la preferenza sia sempre quella di perfomare ad altissimi livelli piuttosto che guadagnare molto di più rispetto all’ingaggio attuale”. 

i calendari

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In chiusura Ceferin ha affrontato il problema dei calendari affollati e delle troppe partite: “Le squadre hanno esigenze e richieste diverse: c’è chi vuole giocare di più per avere più ricavi, chi invece di meno. Siamo al limite. Penso che i giocatori dovrebbero avere almeno un mese di vacanza dopo la fine della stagione. Non c’è più spazio per altre partite”.

le sostituzioni 

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L’ultima domanda, invece, riguarda le 5 sostituzioni, gli infortuni e quello che potrebbe essere il nuovo sistema di qualificazione al mondiale. “Con le 5 sostituzioni un po’ le cose sono cambiate. Sicuramente il numero delle partite è un problema. Di sicuro i giocatori sono più protetti ci sono più fisioterapisti e gli staff più preparati, ma gli infortuni derivano dal calendario pieno. Per quanto riguarda il nuovo sistema di qualificazione al mondiale è presto per dire come sarà, abbiamo diverse opzioni. Dovremo combinare tante cose e i calendari non ci aiutano. Sicuramente tutti vogliono vedere le grandi nazionali impegnate nelle fasi finali”.  

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