Questi risultati potrebbero rappresentare un punto di svolta nel modo in cui viene comunicata la lotta al tabagismo
Daniele Particelli
17 settembre - 16:33 - MILANO
Smetti di fumare e torni in forma. Può essere questo, in estrema sintesi, il messaggio che arriva da uno studio condotto dal CoEHAR (Center of Excellence for the Acceleration of Harm Reduction) dell’Università di Catania, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports del gruppo Nature. Nulla di molto diverso da quello che studi pubblicati negli ultimi anni a proposito dei danni da fumo di sigaretta avevano già ampiamente confermato. I ricercatori italiani, però, hanno fatto di più, prendendo in considerazione anche le sigarette elettroniche (e-cig) e i prodotti a tabacco riscaldato (HTP).
I risultati dello studio
—
Lo studio, un'analisi secondaria del trial clinico Ceasefire che da anni fornisce evidenze sull’uso di prodotti a tabacco riscaldato associato a supporto psicologico come ulteriore arma per il trattamento antifumo, ha coinvolto fumatori adulti monitorati attraverso il Chester Step Test, un test standard utilizzato per valutare il VO₂max, il parametro di riferimento per la resistenza fisica e la salute cardiorespiratoria.
I partecipanti che hanno smesso di fumare sigarette combustibili o che ne hanno ridotto drasticamente il consumo, secondo i risultati, hanno mostrato un aumento clinicamente rilevante del VO₂max, indicando un miglioramento misurabile della forma fisica. Curiosamente, però, questi benefici sono stati osservati sia nei soggetti che sono passati alle e-cig che in quelli che hanno adottato i prodotti a tabacco riscaldato: in questi casi si riuscirebbe a sperimentare un miglioramento significativo della capacità aerobica già dopo sole quattro settimane.
Per i ricercatori i dati emersi potrebbero rappresentare un punto di svolta nel modo in cui viene comunicata la lotta al tabagismo, soprattutto tra i più giovani. "Per un giovane fumatore il miglioramento della salute cardiovascolare o la riduzione del rischio oncologico possono sembrare obiettivi lontani, ma la possibilità di recuperare in fretta una buona forma fisica, avere prestazioni sportive migliori o semplicemente sentirsi più energici può risultare una motivazione molto più concreta e convincente per smettere di fumare", ha spiegato Riccardo Polosa, co-autore dello studio.
Un'altra conferma è arrivata da Lucia Spicuzza, co-autrice e membro del CoEHAR, secondo la quale "i miglioramenti osservati sono significativi e arrivano già dopo poche settimane. I benefici dell’abbandono della combustione non sono solo reali, ma anche rapidi. Questo dovrebbe essere uno stimolo importante per chiunque voglia sentirsi meglio, anche nella vita quotidiana, al di là della pratica sportiva".
Sigarette elettroniche comunque pericolose
—
Se è vero che lo studio sottolinea la necessità di rivedere le strategie di sanità pubblica, spesso incentrate su messaggi di paura, in favore di approcci più pragmatici, è altrettanto vero che non sono stati presi in considerazione gli effetti negativi dell'uso di sigarette elettroniche o di prodotti a tabacco riscaldato per le vie respiratorie e non solo. Ad oggi, salvo nuove evidenze scientifiche non ancora arrivate, questi prodotti devono essere considerati dannosi per la nostra salute al pari delle sigarette tradizionali.