Il colosso cinese punta sul Pakistan con un investimento che unisce innovazione e sostenibilità, sfruttando il potenziale del mercato locale e la posizione chiave del Paese per espandersi nei mercati regionali e europei
Riccardo Rossi
20 giugno - 18:30 - MILANO

La crescente competitività nel settore automotive ha indotto i principali produttori a pianificare consistenti investimenti nei mercati emergenti. In questo contesto, il Pakistan è stato scelto da Byd per la realizzazione, entro il 2026, di uno stabilimento nei pressi di Karachi, dedicato all’assemblaggio di veicoli elettrici, in linea con gli obiettivi della National Electric Vehicle Policy (Nevp) approvata nel 2019 da Islamabad. Nel corso dell’articolo approfondiremo la visione strategica di Byd in Pakistan, con un focus particolare sulla Nuova Politica per i Veicoli Elettrici (Nevp) e sul ruolo cruciale che il colosso cinese ricopre all’interno del progetto del Corridoio Economico Cina–Pakistan (Cpec), presentato nel 2013 dalla presidenza di Xi Jinping.
La Strategia di BYD in Pakistan
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L’ingresso di Byd nel mercato pakistano dei veicoli elettrici (Ev) e plug-in hybrid (Phev) può essere articolato in tre passaggi principali: l’introduzione graduale dei modelli, la costruzione di uno stabilimento vicino a Karachi e lo sviluppo di un’infrastruttura di ricarica capillare in Pakistan. Quest’approccio dovrebbe facilitare il processo di consolidamento del costruttore cinese in un mercato in rapida crescita, promuovendo al contempo una mobilità più sostenibile, fortemente voluta da Islamabad.
La presentazione della gamma
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Nel corso del 2024, Byd ha introdotto nel mercato pakistano tre vetture: il C-Suv Atto 3, la berlina Seal e il D-Suv Sealion, posizionato nel segmento premium. I tre modelli sono disponibili presso gli showroom di Karachi, Lahore e Islamabad, ma continueranno a essere importati dagli stabilimenti cinesi di Byd fino alla seconda metà del 2026, quando dovrebbero concludersi i lavori di costruzione della fabbrica di assemblaggio situata nei pressi del porto di Port Qasim. La decisione di Byd di introdurre tre vetture nel mercato pakistano è parte di un ampio progetto industriale che mira a conquistare, entro il 2030, circa il 25% del mercato automobilistico locale, che equivarrebbe a una vendita annuale di circa 100.000 veicoli elettrici. Al contempo, questa scelta è anche un indicatore della fiducia riposta dal colosso cinese nel potenziale di crescita del settore EV in Pakistan, conforme alla National Electric Vehicle Policy (Nevp) approvata nel 2019 da Islamabad.

Lo stabilimento
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Il fulcro della strategia a lungo termine di Byd in Pakistan è rappresentato dalla realizzazione, entro il 2026, di un impianto per l’assemblaggio di veicoli elettrici e plug-in hybrid, situato nei pressi del porto di Qasim, sulla costa settentrionale del Mar Arabico. L’investimento complessivo ammonta a 150 milioni di dollari e consentirà una capacità produttiva di circa 50.000 vetture all’anno, un significativo trasferimento di tecnologia e capacità produttiva verso il Pakistan e una riduzione dei costi di produzione favoriti dall’assemblaggio locale e da un abbassamento dei costi logistici. In aggiunta, Byd prevede che l’insediamento industriale possa contribuire alla diversificazione del tessuto produttivo pakistano, facilitando la transizione verso un’economia basata su attività a più elevato valore aggiunto, in linea con gli obiettivi di industrializzazione definiti nell’ambito del China-Pakistan Economic Corridor (Cpec).
La ricarica dei veicoli
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Un fattore critico per l’adozione dei veicoli elettrici è la disponibilità di un’infrastruttura di ricarica affidabile e accessibile. Byd, assieme alla compagnia elettrica pakistana Hub Power Company, ha progettato la realizzazione di stazioni di ricarica rapida nelle principali città e sulle principali autostrade del Pakistan, con l’obiettivo di convincere i consumatori ad acquistare vetture elettriche. Oltre ai benefici per i consumatori, la rete di ricarica sarà parte di un'innovativa infrastruttura energetica pakistana basata sull’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile, riducendo le emissioni inquinanti e rispettando gli obiettivi stabiliti dall’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici del 2015

Il ruolo di Byd nel China-Pakistan Economic Corridor
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L’investimento di Byd riveste un’importanza significativa nel contesto del China-Pakistan Economic Corridor (progetto di punta della Belt and Road Initiative), che ha promosso su larga scala investimenti infrastrutturali, energetici e industriali in Pakistan. La produzione di veicoli elettrici da parte della Casa cinese introduce una nuova dimensione industriale nella seconda fase del Cpec, focalizzata sull’industria ad alta tecnologia, sul trasferimento tecnologico e sulla sostenibilità. Questa fase evolutiva del Cpec mira a diversificare l’economia pakistana, favorendo lo sviluppo di settori tecnologicamente avanzati e il rafforzamento della capacità produttiva locale. Lo stabilimento di Byd, ubicato nei pressi di Port Qasim, beneficia di una posizione logistica strategica, grazie alla prossimità ai principali corridoi di trasporto di Karachi e all’accesso facilitato ai mercati interni ed esteri. Tale collocazione consente di ottimizzare le catene di approvvigionamento e di integrare efficientemente le tecnologie verdi nella base industriale del Paese.

La politica elettrica pakistana
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La Politica Nazionale sui Veicoli Elettrici (Nevp), introdotta dal Governo del Pakistan nel novembre 2019, rappresenta uno sforzo strategico volto ad accelerare l’adozione dei veicoli elettrici (EV) nel paese. Al centro della Nevp vi sono obiettivi espliciti per promuovere una diffusione ampia e capillare degli EV: la politica mira a far sì che il 30% delle nuove vendite di veicoli passeggeri e il 50% delle nuove vendite di veicoli a due e tre ruote siano elettrici entro il 2030, con queste percentuali che aumenteranno fino al 90% entro il 2040. Riconoscendo che l’adozione degli EV dipende da infrastrutture di ricarica adeguate, la Nevp dà priorità allo sviluppo infrastrutturale. Essa impone l’installazione di almeno un caricatore rapido in corrente continua (DC) per ogni 10 km² nelle principali aree urbane e richiede stazioni di ricarica a intervalli di 15-30 km lungo le autostrade nazionali. È pianificata una rete iniziale di 40 stazioni di ricarica veloce tra Peshawar e Karachi. Le tariffe elettriche per gli operatori delle stazioni di ricarica sono state sussidiate di circa il 45%, riducendo i costi operativi e incentivando investimenti del settore privato.
Conclusione
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L’ingresso strategico di Byd in Pakistan rappresenta una tappa fondamentale per l’adozione dei veicoli elettrici nel Sud Asia, rispecchiando da vicino gli obiettivi nazionali di sviluppo sostenibile e crescita industriale del Pakistan. L’impianto di assemblaggio a Karachi consente alla Casa cinese di sfruttare un mercato in rapida crescita e di beneficiare della posizione geografica strategica e delle infrastrutture pakistane. Nel caso di Islamabad, l’investimento di Byd rappresenta un tassello essenziale nel rafforzare il proprio comparto industriale verso un progetto di transizione energetica che privilegia l’energia rinnovabile all’impiego delle fonti fossili, come indicato dall’Accordo di Parigi.