La felicità dopo l'argento. Serena la Goggia: "Qualcuno deve essere ai piedi del podio. oggi è toccato a me. In discesa sarà diverso"
6 febbraio - 13:57 - MILANO
"Sono orgogliosa e contenta, felicissima di aver fatto il mio massimo nel giorno giusto". È giustamente fiera Federica Brignone nel giorno dell'impresa in Super G che le ha dato la quarta medaglia mondiale (il terzo argento. Sulle piste di Saalbach il Super G non era la sua gara e invece Federica ha fatto un'impresa, beffata solo dall'austriaca Venier. "In superG non mi era mai riuscito di fare bene in una grande rassegna. Questa pista non era forse nelle mie corde e mi sono detta di rischiare anche nei due punti in cui si poteva, anche a costo di uscire".
"È una bella emozione - continua la campionessa -, sentivo parecchia pressione addosso in una stagione così. Mi aspettavo io in primis di fare qualcosa di grande ma sono riuscita a concentrarmi sulla mia sciata. Ho fatto qualche sbavatura, ma sono contentissima, sia della mia prova sia delle scelte fatte nei materiali e per questo ringrazio il mio team per il grande lavoro che abbiamo fatto in questi mesi. Mi sono detta di sciare a tutta e di rischiare ed ora mi godo questa medaglia: un grande orgoglio".
Serena Sofia Goggia, a sei centesimi dal podio: "Qualcuno deve essere ai piedi del podio ed oggi è toccato a me. Ho fatto una buona gara, qualche imperfezione qua e là, credo di essermi giocata tutto nel salto finale, troppo a destra. Mi spiace per quei centesimi: è esattamente quello che ho fatto a Schladming nel 2013 quando al mio primo mondiale ero stata quarta. La discesa sarà diversa da questo superG: oggi c'era una neve bella da spingere. In discesa ho tante cose da limare, da rivedere"
Gazzetta dello Sport
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