"Non abbiamo mai pensato, neppure per
un minuto, di essere noi i favoriti per la sfida di sabato con
il Galles, e non dobbiamo pensare al passato, a quel 21-24 per
noi dell'anno scorso: oggi loro sono una squadra diversa, e
hanno avuto anche un giorno in più rispetto a noi per
prepararsi". Il ct dell'Italia del rugby, Gonzalo Quesada,
avvisa i suoi, e soprattutto non vuol sentire parlare di
pronostico che pende dalla parte dell'Italia per il match di
sabato a Roma che vale per il secondo turno del Sei Nazioni.
"Io non c'ero - ricorda Quesada - ma due anni fa l'Italia
pensava di vincere dopo esserci riuscita l'anno prima a Cardiff,
invece arrivò una sconfitta (17-29 ndr) che fu anche una
lezione. Dobbiamo tenerlo presente, così come va sottolineato
che la settimana scorsa il Galles ha affrontato il match contro
la Francia, che oggi è su un altro livello, più come test di
preparazione alla sfida contro di noi che per vincere a Parigi.
Così poi se ne sono andati una settimana a Nizza per allenarsi
in vista di sabato. Ho notato anche un loro diverso modo di
attaccare, con tanti spostamenti, gioco al piede e pressione".
"E poi come si fa a non prendere sul serio una squadra -
conclude il ct - che ha nelle sue file gente come Faletau, Liam
Williams, Jac Morgan e Josh Adams?".
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