Servono 6,5 milioni entro venerdì. Gli investitori Usa paiono pronti. La curva annulla la contestazione
Gian Paolo Laffranchi
4 giugno - 13:19 - MILANO
La corsa contro il tempo non è ancora finita e il tempo stringe: il Brescia entro questo venerdì deve pagare gli stipendi e le varie tasse, se non salderà le pendenze non potrà completare l’iscrizione al prossimo campionato (portata al 24 per la sola fideiussione, che è diversa per B e C). Sono ore frenetiche per il club di Massimo Cellino, ma il pericolo di sparire dai professionisti e ripartire dai dilettanti dovrebbe essere scongiurato: nella giornata di ieri sono stati compiuti importanti passi avanti nella trattativa per la cessione della società.
Segnali
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Gli investitori del gruppo di provenienza americana, rappresentati da Francesco Marroccu, ex dg del Brescia e vecchia conoscenza di Cellino con cui ha lavorato anche a Cagliari e Leeds, e affiancati dall’imprenditore bresciano Daniele Scuola (già sponsor del club) nei panni di «facilitatore», hanno mandato a Cellino i segnali richiesti: hanno dimostrato di avere la disponibilità economica necessaria a chiudere l’affare, operazione che passa da tappe intermedie ma ineludibili come le scadenze di venerdì.
Il patto
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Le parti hanno siglato un patto di riservatezza, ma quello che filtra è ottimismo per la conclusione. Il gruppo di Marroccu può entrare subito nel Brescia con l’operazione di finanziamento soci per poi finalizzare il closing nelle prossime settimane. Un nodo da sciogliere, che condiziona le mosse nell’immediato degli acquirenti, è l’accordo per la rateizzazione del debito con l’Agenzia delle Entrate: se il Brescia raggiunge questa intesa, la cifra da pagare è la somma fra i 2,5 milioni di euro degli emolumenti e la prima rata da 500mila euro del debito con il Fisco; in mancanza il conto sale a 6,5 milioni. La partita è complessa e impegna Luca Bonavitacola, l’avvocato di Cellino, e il consigliere con potere di firma Stefano Midolo. Ieri, intanto, alcuni giocatori del Brescia hanno ricevuto rassicurazioni. I tifosi della Curva Nord hanno invece rinviato a data da destinarsi la manifestazione di protesta indetta sotto la sede del club in via Solferino, in attesa di sviluppi considerati imminenti.