Sempre in posizione, mai in evidente difficoltà, vincente nei duelli: il brasiliano è tornato a guidare alla grande la difesa juventina contro la Roma
20 dicembre - 23:42 - TORINO
Se due indizi fanno una prova, la solidità della difesa della Juve dipende da Gleison Bremer. Il brasiliano ha giocato titolare dopo lo spezzone di Bologna e il lungo stop per l'infortunio al menisco: contro Dybala, cliente scomodo di serata, è stato pressoché impeccabile per 60 minuti. Sempre in posizione, mai in evidente difficoltà, vincente nei duelli se non in una circostanza nel primo tempo: il difensore è parso il vero acquisto di metà stagione per Spalletti, che già dalla prossima (a Pisa, tra una settimana) vorrebbe affidargli le chiavi della difesa per tutta la partita.
allenatore esigente
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"Ho avuto questo brutto infortunio, ma sono tornato bene – ha detto Bremer a fine partita ai microfoni di Sky -. Oggi non sono riuscito a giocarla tutta, ma era previsto". Aumentare il minutaggio è quindi il prossimo obiettivo, ma il primo test sul campo per oltre un tempo è stato superato a pieni voti. "Volevamo vincere, questo è quello che conta", l'idea del brasiliano, che poi ha fornito anche la sua descrizione sull'allenatore che ha trovato alla guida al rientro dallo stop: "Spalletti è un allenatore esigente, ma è giusto che sia così e in campo si vede". Bisognerà verificare nelle prossime partite se il tecnico vorrà affiancare Koopmeiners a Bremer o se il rientro del brasiliano restituirà l'olandese alla linea mediana.








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