Il ritorno delle tensioni
commerciali Stati Uniti-Cina e la debolezza del petrolio non
hanno preoccupato più di tanto i mercati azionari del Vecchio
continente, che hanno concluso la seduta senza grandi movimenti.
In Europa la Borsa migliore è stata quella di Madrid, che ha
chiuso con un aumento dello 0,2%, seguita da Londra sulla
parità. In calo finale dello 0,2% Piazza Affari, con un ribasso
dello 0,1% sia di Parigi sia di Amsterdam, mentre il listino
azionario di Francoforte ha chiuso in perdita dello 0,4%.
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni è in discesa: il
differenziale ha concluso la seduta a 78,2 punti base contro gli
80 dell'avvio, con il rendimento del prodotto del Tesoro al
3,39%. Sullo stesso livello il titolo di Stato francese, che si
trova ai minimi da due mesi anche sulle difficoltà di formare il
nuovo governo di Parigi. Euro solido in rialzo dello 0,2% contro
il dollaro su quota 1,16.
Sul fronte dell'energia il petrolio fatica a tenere i 59
dollari al barile con un calo di circa un punto percentuale,
mentre il prezzo del gas è in aumento dell'1% a 31,8 euro al
Megawattora. Tra le materie prime nuovi massimi per l'oro, che
con il future a dicembre è arrivato a quota 4.190 dollari
all'oncia.
In questo clima in Piazza Affari male Stellantis dopo il
peggioramento dell'outlook da parte di Moody's, con il titolo
che è sceso del 4,7% a 8,37 euro. Male anche Amplifon e Moncler,
in ribasso rispettivamente del 4,4% e del 2,3%.
Fiacche in generale le banche, pronte a partecipare alla
manovra attraverso la proroga della misura sulle imposte varata
l'anno scorso, con Banco Bpm che ha ceduto l'1,3%.
In controtendenza Fineco salita del 2,1% e Generali, in
aumento finale del 2,3% a quita 33,9 euro.
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