Borsa: l'Europa in ordine sparso, a Milano pensano le cedole

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Le Borse europee si muovono in ordine sparso, con l'indice Ifo che delude le attese e mentre si guarda ai colloqui per la pace tra Russia e Ucraina. Sotto i riflettori le banche centrali, in attesa delle parole di Christine Lagarde da Bratislava. Sul fronte valutario l'euro sale a 1,1544 sul dollaro.
    Poco mosso l'indice stoxx 600 (-0,05%), in attesa di Wall Street dove i future sono in rialzo. In rialzo Madrid (+0,6%), Francoforte (+0,4%) e Londra (+0,2%). Fiacca Parigi (-0,09%), in netto calo Milano (-0,9%), con lo stacco cedola di dodici big. I principali listini del Vecchio continente sono appesantiti dal comparto dell'energia (-0,7%), in linea con il prezzo del petrolio. Il Wti cede lo 0,2% a 57,94 dollari al barile. Il Brent scende dello 0,2% a 62,43 dollari.
    Male anche la farmaceutica (-0,5%) dove si registra il balzo di Bayer (+11%), con gli esiti della sperimentazione di un farmaco per la prevenzione degli ictus, mentre crolla Novo Nordisk (-8,4%), con gli esiti non positivi per un farmaco sull'Alzheimer. Poco mosse le utility (-0,08%), con il prezzo del gas che scende del 2,7% a 29,37 euro al megawattora. Bene anche le auto (+0,4%), con le valutazioni di Goldman Sachs sul settore.
    Poco mossi i rendimenti dei titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund è stabile a 75 punti, con il tasso del decennale italiano al 3,44% e quello tedesco al 2,69%. L'oro sale dello 0,2% a 4.069 dollari all'oncia.
    A Piazza Affari, in flessione la gran parte delle banche con l'effetto dello stacco delle cedole. Mostrano i muscoli Tim e Stellantis (+2,6%). Bene anche Campari (+2,5%), dopo le indiscrezioni sull'ipotesi di vendita degli amari italiani. Giù Leonardo (-1,9%), in linea con il settore difesa europeo.
   
   

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