Sotto gli occhi di Nicole Kidman, un gol dell'algerino lancia gli africani, poi il portiere neutralizza il penalty di Bouanga nel maxi-recupero. Successo storico. Contro il Chelsea i tunisini si giocheranno gli ottavi di finale
Ci piace pensare a una curiosa Nicole Kidman che chiede informazioni su quei due ragazzi che hanno tenuto vivo il sogno dell’Esperance scrivendo la storia. “Come si chiamano?”, avrà domandato. “Youcef Belaili e Bechir Ben Said”. Il portiere pararigori e il fantasista dal passato inqueito. Dieci anni fa è stato squalificato 24 mesi perché positivo alla cocaina per la seconda volta. Una storia da sogno americano contro la squadra dei divi di Hoolywood, i Los Angeles di Lloris e Giroud, sotto gli occhi di una star planata in Tennessee con l’abito bianco finita ad applaudire un portiere che ha parato un rigore al 98esimo. L’Esperance vince 1-0, sale a tre punti e aggancia il Chelsea, mentre gli statunitensi salutano il Mondiale per Club: sono la prima squadra eliminata dalla competizione.
belaili show
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L’arena del duello tra i due continenti è Nashville, Tennessee, città della musica country con uno stadio che ha visto appena tre primavere: nel 2022 i piani alti hanno regalato finalmente una casa al “soccer”, prestato per dieci anni all’impianto dei Titans, squadra di football, la religione d’America. I Los Angeles Football Club, finiti a giocare a duemila miglia da casa in un impianto mezzo vuoto, si presentano con uno schizzo di piano tattico e alcune individualità. L’Esperance, a 15 ore di volo dal suq di Tunisi, risponde con fisicità, velocità e i guizzi del giocatore più tecnico in campo, in concorso con Oli G. È Youcef Belaili, algerino estroso e inquieto che a Nashville dà spettacolo: dribbling, un paio di tunnel, una trivela e un destro neutralizzato da Lloris in avvio, poco prima del palo pieno di Rodrigues. I Los Angeles di Steve Cherundolo rispondono con timidi affondi e due reti annullate per fuorigioco: la prima con Giroud – mai in partita - e la seconda con Martinez. La costruzione degli americani è elementare. Palla sulle fasce, cross al centro a ripetizione e testa di Olly.
finale da brividi
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La partita è viva. Non bella, perché gli errori tecnici fioccano da ambo le parti, ma i coraggiosi rimasti svegli non si sono annoiati. Al 49’ il solito Belaili va via a Bouanga con un tocco d’astuzia e si guadagna un rigore, ma Espen Eskas – norvegese di Oslo – gli sventola in faccia un giallo per simulazione dopo un check del var. Pazienza, si rifarà. Al 72’, dopo un paio di parate di Lloris, controlla un bel pallone in area, salta l’uomo e infila Hugo con un destro sotto le gambe liberando un urlo tenuto sottochiave. Tra una decina d’anni potrà raccontare di aver fatto un gol a un campione del mondo e regalato ai tunisini la prima vittoria in un Mondiale per Club. Il tutto sotto gli occhi della Kidman e contro la squadra di Hollywood. L’Esperance fa la partita, domina e spreca, mangiandosi almeno un paio di gol. Uno con Belaili, un altro con Yan Sasse, poi si infila la testa tra le mani e prega. Al 98' Eskas - dopo il check del Var - concede un rigore netto per un fallo di Guenichi su Marlon. Nessun dubbio. Ma Ben Said resta più freddo del giaccio neutralizzando il destro di Bouanga. Esperance nella storia. Contro il Chelsea dovranno vincere per forza. Primi verdetti: Los Angeles fuori, Flamengo agli ottavi, Belaili e Ben Said star di Hollywood a Nashville. Chissà la Kidman che film ci potrà fare.