Autovelox: nuovo Codice della strada, cosa cambia e come non rischiare multe

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Con la riforma del Codice della strada vengono introdotte numerose novità in materia di autovelox. Ecco cosa cambia e come evitare di incorrere in sanzioni

Matteo Corsini

22 novembre - 07:37 - MILANO

La riforma del Codice della strada ha introdotto e modificato numerose norme relative all'installazione ed all'utilizzo di autovelox. Tra i passaggi più discussi, quello che determina che più multe per eccesso di velocità conseguite sul medesimo tratto di strada nell'arco di un'ora risultino non cumulabili: la sanzione prevista è infatti ora pari a quella più grave, maggiorata di un terzo. Per fare un esempio pratico: violando in un'ora tre zone tutor sul medesimo tratto autostradale, viaggiando a meno di 40 km/h oltre il limite, con il precedente CdS si sarebbe incorsi in una multa minima di 507 euro (169 per violazione), mentre ora la sanzione è pari a 230 euro (quindi 173 euro più un terzo). Il nuovo Codice della strada prevede infatti una sanzione tra 173 a 694 euro se il superamento del limite di velocità è compreso tra i 10 km/h e i 40 km/h, e se la violazione avviene all'interno di un centro abitato e per almeno due volte nell'arco di un anno, la multa va tra 220 e 880 euro, con sospensione della patente da quindici a trenta giorni.

vigilanza sugli autovelox

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Con la riforma, aumentano i "paletti" imposti su posizionamento e taratura degli autovelox. Anzitutto, il limite minimo di velocità rilevabile tramite apparecchiature di controllo elettronico non accompagnate da una pattuglia della polizia, anche in centro città, è pari a 50 chilometri orari, rendendo a tutti gli effetti impossibile verificare tramite autovelox fissi il rispetto delle cosiddette Zone 30, come quella di Bologna. Sulle strade extraurbane, inoltre, i dispositivi di controllo elettronico della velocità sono ora installabili solamente nel caso in cui il limite di velocità non risulti inferiore di più di 20 km/h rispetto a quello previsto dal Codice per quel tipo di strada. Ad esempio, quindi, su una strada extraurbana principale, per la quale il CdS stabilisce un limite di 110 km/h, non può essere installato un autovelox che imponga di procedere a meno di 90 km/h. 

regole sull'installazione

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Normata anche la distanza minima tra il segnale che ribadisce il limite e l'autovelox: non può essere inferiore a 200 metri sulle strade ad alto scorrimento ed a 75 metri su tutte le altre. Il dispositivo di rilevamento della velocità dovrà essere preceduto dal segnale che impone il limite a non meno di 1 km, mentre tra due autovelox non possono intercorrere meno di 500 metri, che diventano 1 km sulle strade extraurbane secondarie e 3 km sulle strade extraurbane principali. Gli autovelox sono poi installabili su un tratto di strada solo in presenza di un elevato tasso di incidentalità rilevato nei 5 anni precedenti, se la velocità media rilevata è superiore ai limiti consentiti o se esiste una impossibilità documentata a procedere alla contestazione immediata delle infrazioni. 

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