Attentato a Milano: gli spari sull'auto, la fuga. Così si è salvato l'ultras del Milan e socio di Lucci

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Illeso Luca Guerrini, obiettivo dell'agguato di ieri in pieno giorno a Milano, uno degli uomini di fiducia del capo della Curva Sud rossonera arrestato a dicembre

9 maggio - 11:07 - MILANO

Era un ultras del Milan l'obiettivo dell'attentato di ieri in pieno giorno a Milano. Vittima designata dei proiettili che hanno colpito l'Audi che transitava in via degli Imbriani, zona Nord della città, giovedì 8 maggio attorno alle 13.30 era Luca Guerrini, 27 anni, co-gestore della barberia “Italian Ink” e già indagato per reati legati a manifestazioni calcistiche, rimasto illeso. Il primo colpo, esploso dal passeggero di uno scooter - secondo quanto riporta il Corriere della Sera - ha preso il parabrezza del suv, tra cruscotto e volante. Il secondo s’è conficcato nella portiera del guidatore, appena sotto il finestrino. Al terzo sparo, l’arma, una scacciacani modificata calibro 9, si è inceppata. Guerrini avrebbe da poco ricoperto un ruolo nel nuovo direttivo post Luca Lucci, arrestato lo scorso dicembre, in Curva Sud. Il giovane del gruppo "Ultras Giambellino" è da sempre molto vicino a Lucci, l’ex leader degli ultras rossoneri arrestato il 30 settembre.

striscioni

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Nell'auto di Guerrini è stato trovato uno zaino al cui interno c'erano gli unici vessilli che da quando è scattato il divieto della Questura appaiono nella curva rossonera, un bandierone che raffigura il fondatore del Milan, Herbert Kilpin, e uno striscione con la scritta "Solo per la maglia".  L'attentato è solo l'ultimo capitolo delle guerre di potere in corso nelle due curve di San Siro.

La Gazzetta dello Sport

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