"Ho abbracciato Djimsiti a fine
partita, non me la sento di condannare un errore individuale. Ci
abbiamo provato fino all'ultimo contro una squadra forte.
Bisogna accettare la sconfitta e archiviarla subito per
riscattarci con la Roma". Raffaele Palladino commenta così
l'errore che ha agevolato la vittoria dell'Inter. "Ho chiuso con
4 punte nel 4-2-3-1, non condanno nemmeno l'errore di Samardzic,
anche se contro squadre del genere si devono sfruttare anche le
mezze occasioni" ha sottolineato il tecnico dell'Atalanta.
Palladino è soddisfatto soprattutto del secondo tempo: "Il piano
gara nel primo tempo, evitando di prendere alta l'Inter per non
esporci, doveva essere con intensità diversa anche nelle
scalate. Siamo stati un po' passivi e non siamo stati bravi
nella gestione una volta recuperata palla. Nella ripresa i
valori si erano riequilibrati e il gol ci ha fatto del male nel
nostro momento migliore".
Sulla partita, Palladino ha aggiunto: "Dobbiamo capire che
contro queste squadre i dettagli fanno la differenza. Bisogna
fare la partita perfetta. Gli episodi hanno spostato il
risultato finale: o si vince o si impara la lezione - continua
-. Negli ultimi metri abbiamo cercato poco la palla sul piede e
l'uno contro uno. Akanji, Bisseck e Bastoni sono fisici, di
livello internazionale. Non abbiamo fatto male all'Inter, ma ci
abbiamo provato con mentalità per dedicare la vittoria a Mario
Pasalic che viene da un momento delicato". Infine, sui singoli:
"Musah è duttile, si applica, è intelligente e sa fare anche il
quinto come oggi. Ha chiuso da terzino basso di spinta
interpretando bene la partita. Zappacosta aveva un po' di
fastidio e al 35' gli s'è indurito il flessore. Djimsiti ha
fatto una grande partita prima dell'errore tecnico, in più di
trecento partite non l'avete mai visto fargliene".
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