Rischio caos per le nuove regole sul
trasporto di liquidi nei bagagli in aereo con il rischio di
dover pagare un extra costo fino a 130 euro.
Lo afferma Assoutenti, che segnala le elevate tariffe imposte
dalle compagnie aeree a chi deve imbarcare all'ultimo momento in
stiva il proprio trolley e il caos totale che vige negli
aeroporti, con gli scali europei che, sul tema dei liquidi,
procedono in ordine sparso.
Gli scanner di nuova generazione che consentono di portare
nel bagaglio a mano liquidi in confezioni sopra i 100 ml, e fino
a un massimo di due litri, sono già installati in numerosi
aeroporti europei e tra questi Milano (Malpensa e Linate), Roma
Fiumicino, Bologna, Torino. Tuttavia non tutti gli scali hanno
deciso di applicare la nuova regola sui liquidi e, pur essendo
dotati di scanner di nuova generazione, continuano a far valere
il limite dei 100 ml nel bagaglio a mano.
"Una situazione di confusione totale che rischia di costare
caro ai passeggeri: chi infatti questa estate arriva in
aeroporto con profumi, gel, creme, vini, liquori e altri liquidi
in confezioni sopra i 100 ml scopre solo all'ultimo se potrà
trasportare nel bagaglio a mano tali prodotti, o se dovrà
lasciarli ai controlli di sicurezza o imbarcarli in stiva,
affrontando i relativi costi" - denuncia il presidente Gabriele
Melluso.
Una spesa quella per il bagaglio da stiva acquistato in
aeroporto che non è certo indifferente: ad esempio la compagnia
Ryanair applica tariffe che vanno dai 35,99 ai 75 euro a volo,
mentre per Vueling la spesa oscilla tra i 40 e i 75 euro;
WizzAir fa pagare 70 euro, Easyjet 65 euro. Con Ita (per i
biglietti economy light) si parte da 60 euro volando in Italia,
70 euro per i voli europei, e si arriva ad un massimo di 130
euro per alcune destinazioni come Giappone, Stati Uniti,
Brasile, Thailandia.
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