Assogiocattoli, 86% giochi extra-Ue bocciato dai test

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L'86% dei giocattoli commercializzati online da venditori extra-UE non rispetta le norme europee e presenta rischi diretti per i bambini, come pericolo di soffocamento, accesso alle batterie a bottone e presenza di sostanze tossiche. A denunciarlo è Assogiocattoli, l'associazione che dal 1947 rappresenta la quasi totalità delle imprese che operano nel settore dei giochi e giocattoli, prodotti di prima infanzia, festività e party.
    
I test sono stati condotti su scala europea con Toy Industries of Europe (Tie) ed hanno riguardato 70 prodotti acquistati sulle principali piattaforme di e-commerce.
    Il dato peggiora rispetto al 2024, quando la quota di giocattoli non conformi era dell'80%. Lo studio evidenzia gravi lacune nei controlli e nella tracciabilità dei venditori extra-UE, spesso privi di un responsabile legale in Europa. Assogiocattoli chiede un rafforzamento delle norme e maggiori responsabilità per le piattaforme online, oggi esentate da obblighi diretti di sicurezza.
    "Non è accettabile che il mercato europeo venga invaso da giocattoli pericolosi senza che nessuno se ne assuma la responsabilità. La sicurezza dei bambini non può essere scaricata sulle famiglie" ha detto Genesio Rocca, presidente nazionale di Assogiocattoli, commentando i dati dell'indagine condotta con Tie.
    "È urgente - aggiunge Rocca - rendere le piattaforme online pienamente responsabili quando vendono prodotti provenienti da Paesi extra-UE privi di un referente legale in Europa. Le regole esistono, ma vanno fatte rispettare. Servono controlli preventivi, non solo interventi a danno fatto".
    Rocca conclude: "I produttori seri e conformi non possono continuare a subire concorrenza sleale da chi aggira le norme mettendo a rischio la salute dei più piccoli".
   

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