Apple avrebbe avviato le prime fasi
di negoziazione con produttori indiani per l'assemblaggio e il
confezionamento di componenti critici per l'iPhone. Secondo
quanto riportato dall'Economic Times, il colosso di Cupertino
sta esplorando la possibilità di spostare in India non solo
l'assemblaggio finale dei dispositivi, ma anche fasi delicate
della lavorazione dei semiconduttori, per diversificare la sua
attuale produzione in Cina. L'obiettivo sarebbe quello di
realizzare in India, entro la fine del 2026, la maggior parte
degli iPhone destinati al mercato statunitense.
Stando alla fonte, al centro di queste trattative vi è la Cg
Semi, un'azienda controllata dal Murugappa Group. Le discussioni
riguardano un nuovo impianto di assemblaggio e collaudo di
semiconduttori noto come Osat (Outsourced Semiconductor Assembly
and Test), attualmente in costruzione a Sanand, nello stato del
Gujarat. Le indiscrezioni suggeriscono che Apple sta valutando
questo sito per il confezionamento di chip destinati ai display.
La strategia, come scrive Reuters, non sarebbe solo una
risposta logistica, ma una manovra economica per fronteggiare
l'instabilità dei dazi doganali. Ad aprile, l'amministrazione
statunitense aveva imposto tariffe del 26% sulle importazioni
dall'India, una cifra inferiore rispetto ai dazi superiori al
100% che gravavano sulle merci cinesi nello stesso periodo.
Sebbene Washington abbia temporaneamente sospeso la maggior
parte di queste tariffe per tre mesi, l'eccezione mantenuta per
Pechino funge da monito per le multinazionali, spingendole a
cercare Paesi più sicuri per le loro filiere produttive.
CG Semi ha dichiarato a Economic Times di non commentare
speculazioni di mercato o discussioni con clienti specifici.
"Faremo le opportune comunicazioni non appena avremo qualcosa di
concreto da condividere", ha dichiarato l'azienda al sito.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA

2 ore fa
1









English (US) ·