>>>ANSA/FI in tensione su volti nuovi,la guida resta a Tajani

21 ore fa 4

di Luca Ferrero L'invito al rinnovamento di Forza Italia, lanciato da Pier Silvio Berlusconi,crea qualche tensione nel partito. I nodi sul tavolo sono più di uno, gli scenari diversi, i commenti ridotti al minimo. "Il momento è delicato", spiega uno dei pesi massimi azzurri. E la cautela di tutte le parti lo testimonia. Dopo il richiamo alle "facce nuove" del secondogenito del Cavaliere, sugli organi di stampa sono cominciate a circolare ipotesi sul futuro. Anche se resta una certezza, espressa da più di una fonte qualificata: il timone del partito resta saldo nelle mani del ministro degli Esteri, fino alle prossime elezioni politiche. Qualche mal di pancia tra le fila degli azzurri si registra, ma nulla che possa scalfire la figura dell'attuale segretario. Mentre il processo di rinnovamento, che in molti considerano già iniziato, sembra piuttosto indirizzato su due principali direttrici a breve termine: un quartetto di 'facce nuove' su cui puntare nelle comunicazioni all'esterno, e un'accelerazione sui congressi regionali per rinnovare la dirigenza dalla base. Temi su cui si starebbe discutendo anche se nessuna conferma viene fatta filtrare ufficialmente. Non sono in discussione i capigruppo di Camera e Senato. La novità da mettere in campo già da subito, sarebbe dunque quella di una più alta esposizione mediatica di un ristretto gruppo che possa fungere da nuova 'cover'. Gli occhi sono puntati sui governatori Occhiuto e Cirio, ma anche sul vicesegretario Stefano Benigni e sul leader dei Giovani Simone Leoni. Tutti nomi ben visti anche dalla famiglia Berlusconi. Che intanto, guardando alle prossime elezioni, non ha intenzione di mollare la presa sulla selezione di volti nuovi e figure autorevoli da inserire anche nelle liste del partito.
    Prospettiva di lungo termine, certo, ma non di secondaria importanza. Intanto, il rinnovamento passerà anche dai congressi regionali, che secondo fonti parlamentari potrebbero prendere il via già dopo il Referendum. Così da arrivare al congresso nazionale tra la fine del 2026 e l'inizio del 2027. Quando la leadership dell'attuale segretario sarà difficilmente contendibile.
    Intanto, l'attenzione resta alta sull'evento di mercoledì.
    Quando a palazzo Grazioli, la storica residenza romana di Silvio Berlusconi, andrà in scena il convegno dei 'liberali' chiamati a raccolta da Andrea Ruggieri. Unico invitato politico, Roberto Occhiuto. Ma c'è anche chi continua a guardare di buon occhio una discesa in campo di Pier Silvio. "Se Forza Italia apre i congressi un leader può venire fuori, io spero che sia uno della famiglia Berlusconi ma mi sembra poco plausibile", spiega l'attivista ed ex compagna di Silvio Berlusconi Francesca Pascale. Che intanto annuncia di essere pronta a correre con un "suo programma" al congresso regionale in Toscana, "purché democratico". E anche la ministra Anna Maria Bernini incalza: "d'accordissimo" con Pier Silvio, "viva i volti nuovi".
   

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